Asti, bomba carta al Tribunale: quattro magistrati nel mirino

Asti, bomba carta al Tribunale: esplosione nella notte tra domenica e lunedì, tanta paura ma nessun ferito anche pochi danni reali.

Asti, bomba carta al Tribunale: è esplosa nella notte tra domenica e lunedì vicino alla cancellata di Via Galimberti, un ingresso secondario. La zona è anche quella dell’Archivio di Stato. Ma secondo le prime informazioni diffuse dagli inquirenti l’obiettivo sarebbero proprio alcuni magistrati che operano nel capoluogo.

L’ordigno è esploso danneggiando la pavimentazione ed è stato collocato in una zona senza telecamere di videosorveglianza. Poi nella mattinata di oggi, 7 ottobre, attorno alle 11 un altro allarme. Una telefonata anonima in questura ha annunciato la presenza di un altro ordigno sempre al Palazzo di giustizia di Asti. Sul posto sono arrivatoi suibito gli artificieri ma tutti i controlli hanno dato esito negativo.

Un falso allarme che però andava ascoltato, dopo quanrto successo solo poche ore prima. Dalle prime indiscrezioni, sarebbe un messaggio rivolto a quattro magistrati che lavorano ad Asti. Vicino all’ordigno infatti è stato trovato un cartello con la scritta “Vi faremo morire tutti“. E anche questo è al vaglio degli inquirenti per rinvenire eventuali tracce dell’attentatore.

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Asti, bomba carta al Tribunale: valutata la scorta per i quattro magistrati

Sulla bomba carta esplosa poco fuori dal Tribunale di Asti ora indagano Digos, Squadra mobile e polizia scientifica della Questura di Asti. Il botto ha svegliato alcuni residenti della zona e immediatamente sono arrivate le Volanti. Gli agenti hanno chiuso al traffico la via e hanno messo in sicurezza la zona per non fare avvicinare nessuno. Anche perché mancavano riscontro sul fatto che potessero esserci altri ordigni.

In ogni caso la bomba carta era di potenziale molto ridotto. Un gesto dimostrativo, come l’ha definito Giancarlo Girolami, presidente del Tribunale di Asti. Nel mirino due giudici, Giorgio Morando e Roberto Amerio e i sostituti procuratori Vincenzo Paone e Laura Deodato. “Con il  prefetto di Asti  stiamo valutando l’adozione di misure preventive personali a tutela dei giudici e dei magistrati minacciati. Ma anche collettive per intensificare le misure di sicurezza generali”.

Immediata la presa di posizione del sindaco di Asti, Maurizio Rasero: “Esprimo totale solidarietà nei confronti della magistratura astigiana, quotidianamente impegnata al servizio dello Stato e dei cittadini. E ripudio con forza il gesto che, per la nostra città, per fortuna è insolito e isolato”.