Naufragio Lampedusa, nuovo dramma nelle acque del Mediterraneo. Tra le vittime anche Fakher, un 28enne tunisino arrivato in Italia per curare il proprio tumore.
Naufragio a Lampedusa, nuova tragedia migranti nel Mediterraneo. Un barcone si è rovesciato e sono 13 i morti certificati al momento. 20 i superstiti, tra cui donne e bambini, ma anche tanti dispersi. Sull’imbarcazione infatti c’erano circa 50 persone. Tra le persone sparite anche lo scafista che guidava l’imbarcazione, accusato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto.
Naufragio Lampedusa, la storia di Fakher
Determinante un primo intervento dell motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera, ma il bilancio rischia di salire gravemente. “È una mattanza”, così l’ha definita il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. “Non si può consentire che la gente muoia così e che continui a morire così…”.
Tra le vittime c’è anche un ragazzo tunisino di 28 anni, Fakher. La sua è una storia particolare, forse ancor di più di tutti gli altri, perché era arrivato in Italia con la speranza di guarire il proprio tumore. A raccontarlo sono stati i sopravvissuti agli inquirenti presenti: “Era malato da tempo, ma le cure in Tunisia non erano andate bene. Così aveva pensato di provarci in Italia viaggiando con un gruppo di amici. Ma ora non c’è più…”.
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