Turchia bombarda i curdi, attacchi aerei pesanti in Siria

Turchia attacca i curdi, bombardamenti in Siria. Le tensioni sono aumentate fino ad arrivare all’insostenibile. Ora i bombardieri di Erdogan hanno cominciato l’attacco frontale. 

Turchia bombarda curdi in Siria
Turchia bombarda curdi in Siria (via Getty)

La Turchia bombarda i curdi. Le tensioni tra lo stato di Erdogan e la popolazione curda sono arrivate ad un nuovo punto di non ritorno. Ci sono appena stati, infatti, dei pesantissimi bombardamenti da parti di alcuni jet turchi in diversi territori della Siria occupata dai curdi. Il popolo sta cercando di trovare, o meglio ritrovare, il proprio posto nel territorio. Da sempre, infatti, la popolazione locale ha voluti formare il Kurdistan, ma le persecuzioni storiche hanno impedito ogni tentativo in tale direzione. La Turchia, la Siria, l’Iraq e l’Iran hanno da sempre ostacolato la creazione di una Nazione tutta curdga. Ne è risultata una storia di violenze e soprusi senza pari.

Turchia attacca i curdi, bombardamenti pesanti in Siria

Oggi Erdogan ha deciso di mettere a tacere le ennesime voci di rivalsa che si sono sollevate dalla nazione curda. Ancora in cerca di territorialità e di un proprio Stato, i curdi hanno per l’ennesima volta chiesto un riconoscimento da parte della Turchia. “Caccia turchi hanno lanciato raid su aree civili. C’è grande panico fra la popolazione nella regione”, ha twittato un portavoce dei combattenti curdi. I raid turchi su Ras al-Ayn sono confermati anche da fonti militari di Ankara, riporta l’ANSA. Per questo l’esercito curdo sta cercando di riorganizzarsi e di prepararsi per froteggiare la minaccia, entrando in uno stato di allarme. Da anni le tensioni non erano così alte nella zona. Erdogan non ci è andato certo per il sottile e potrebbe aver dato il LA ad un conflitto davvero molto cruento, che potrebbe coinvolgere l’intera Mesopotamia. E’ inoltre probabile un in intervento da parte dell’ONU e delle forze della NATO per missioni di pacekeeping.

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Le parole dei politici europei

I politici europei hanno immediatamente cercato di placare le acque. Di seguito le dichiarazioni dei politici.

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio italiano: “Sono stato appena informato dell’iniziativa unilaterale della Turchia sulla quale non posso che esprimere preoccupazione. C’è preoccupazione che vengano assunte iniziative che possano portare ad una ulteriore destabilizzazione della Regione”. 

Heiko Mass, ministro degli esteri tedesco: “Ci appelliamo alla Turchia affinché ponga fine alla sua offensiva e persegua i propri interessi di sicurezza per vie pacifiche. Così la Turchia mette in conto di destabilizzare ulteriormente la regione e rischia di rafforzare l’Isis”. 

Vladimir Putin: “Alla luce dei piani per condurre un’operazione militare nel nord-est della Siria annunciato dalla Turchia Vladimir Putin ha invitato i partner turchi a riflettere attentamente sulla situazione in modo da non compromettere gli sforzi congiunti per risolvere la crisi siriana”. 

Di Maio: “Azioni unilaterali rischiano solo di pregiudicare i risultati raggiunti nella lotta contro la minaccia terroristica, a cui l’Italia ha dato un significativo contributo nell’ambito della Coalizione anti-Daesh, e destabilizzare la situazione sul terreno”.