Nuove Aliquote Irpef: quando verranno introdotte e in cosa consistono

Nuove Aliquote Irpef 2020, vecchi e nuovi scaglioni: quando verranno introdotte e in cosa consistono, come si calcolano e le modifiche.

Aliquote Irpef

Poco si sa ancora delle nuove Aliquote Irpef per il 2020: stando alle indiscrezioni, verranno rimodulate dopo la legge di bilancio. Ancora presto per dirlo ma le parole del ministro Gualtieri dei giorni scorsi vanno in questo senso. Il responsabile del dicastero dell’Economia ha spiegato che “è intenzione del governo avviare un più generale ripensamento e riforma dell’Irpef e del sistema fiscale”. Si tratta al momento di ipotesi, ma proviamo a capire quali sono le attuali aliquote e come potrebbero cambiare, proprio in virtù di quelle che sono state le parole del ministro. Noi di Direttanews.it proviamo a chiarire le idee su quanto potrebbe avvenire da qui a qualche settimana.

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Quali sono le Aliquote Irpef: i vecchi scaglioni e cosa cambia

Calcolare l’Irpef

Nella legge di bilancio, che dovrebbe mantenere ancora il bonus 80 euro, sono previste alcune novità. Dovrebbero rientrarci l’avvio del taglio del cuneo fiscale e il salario minimo. A quanto pare, sempre stando alle parole di Gualtieri, dovrebbe essere scongiurato l’aumento dell’Iva. Invece, la riduzione delle aliquote Irpef 2020, una misura che consentirebbe di alleggerire la pressione fiscale sui ceti più deboli, sembra essere all’orizzonte, ma non rientrerà nella legge di bilancio. L’Irpef dovrebbe essere pagata in base al criterio di progressività, stabilito dall’art. 53 della Costituzione. In molti, sia giuristi che economisti, ritengono che questo criterio al momento non venga tenuto in considerazione.

In sostanza, le attuale Aliquote Irpef sarebbero inique. Ricapitoliamo quali sono le attuali Aliquote Irpef:

  • Redditi inferiori a 15.000 euro si applica un’aliquota del 23%
  • Quelli compresi tra 15.001 e 28.000 euro si applica un’aliquota del 27%
  • I redditi compresi tra 28.001 e 55.000 euro si applica un’aliquota del 38%
  • Redditi compresi tra 55.001 e 75.000 euro si applica un’aliquota del 41%
  • Per redditi superiori a 75.000 euro si applica un’aliquota del 43%

Va inoltre ricordato che esiste una no tax area, attualmente corrispondente ai redditi da lavoro dipendente fino a 8.174 euro. Stando ai detrattori dell’attuale suddivisione dell’Irpef, la distinzione in cinque fasce di reddito finirebbe per sfavorire i redditi più bassi.

Calcolo Irpef e modifiche alle Aliquote 2020

In ogni caso, va puntualizzato che ogni aliquota viene applicata solo sulla parte di reddito che rientra nello scaglione di riferimento. In sostanza, se si ha un reddito di 20mila euro, fino a 15mila euro si paga il 23% di aliquota Irpef, invece da 15.001 fino a 20mila euro, l’aliquota sale al 27%. Il calcolo Irpef dunque sarebbe il 23% su 15mila euro e il 27% su ulteriori 5mila euro. L’intento di apportare delle modifiche alle attuali Aliquote Irpef viene da più parti, con progetti di riforma che dovranno trovare un equilibrio.

Il ministro Gualtieri si è detto certo: “Grazie alla rinnovata fiducia nei confronti del Paese e al coinvolgimento attivo dei cittadini, delle forze sociali, produttive e intellettuali siamo convinti poter cogliere le sfide che il paese avrà di fronte, perseguendo sull’orizzonte della legislatura una politica di bilancio responsabile, orientata alla crescita, alla sostenibilità ambientale e sociale”. Stando alle sue parole, dunque, non va escluso che dopo la Legge di Bilancio, il primo importante passaggio a cui questa maggioranza di governo è chiamata è quello della riforma delle Aliquote Irpef.

Le proposte di riforma delle Aliquote Irpef 2020 e la Flat Tax

Il progetto di riforma con l’introduzione della Flat Tax così come era inteso dal centrodestra e soprattutto dalla Lega per adesso verrà accantonato. L’attuale flat tax attuale, fino a 65.000 euro, viene definita dal ministro Gualtieri “una misura che presenta numerosi profili critici”. Comunque il ministro smentisce che si alzerà l’asticella a 100mila euro, ma l’intenzione dell’attuale governo è quella di non provocare eccessivi stravolgimenti che incidano fortemente sulle tasche dei redditi più alti.

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Scongiurata l’ipotesi patrimoniale, ma anche la cosiddetta ‘tassa sulle badanti’, restano sul campo orientativamente due ipotesi sulla riforma delle Aliquote Irpef. Innanzitutto, sembra accertato che queste potrebbero scendere da 5 a 3. Secondo il Modello della riforma che vorrebbe il Movimento 5 Stelle queste sarebbero:

  • per redditi inferiori a 15.000 euro è stata ipotizzata un’aliquota del 27,5%
  • quelli fino a 38mila euro è stata ipotizzata un’aliquota del 31,5%
  • redditi superiori a 38mila euro l’aliquota dovrebbe essere del 42/43%

Più possibilista invece l’ipotesi che le nuove Aliquote Irpef 2020 possano essere:

  • per i redditi inferiori a 28.000 euro è stata ipotizzata un’aliquota del 15%
  • redditi compresi tra 28.001 e 75.000 euro è stata ipotizzata un’aliquota del 30%
  • infine a quei redditi superiori a 75.000 euro si continuerebbe ad applicare un’aliquota del 43%

Questa invece è una proposta alternativa, che penalizzerebbe come evidente i ceti medio-bassi:

  • redditi inferiori a 28.000 euro è stata ipotizzata un’aliquota del 23%
  • i redditi compresi tra 28.001 e 100.000 euro è stata ipotizzata un’aliquota del 37%
  • per redditi superiori a 100.000 euro si applicherebbe un’aliquota del 42%

Quando avverrà la riforma delle Aliquote Irpef

Si tratta ovviamente di modelli che sono allo studio in queste settimane da parte dei tecnici del Ministero, a cui spetta valutare la fattibilità delle proposte in campo. C’è anche chi non esclude che la riforma delle Aliquote Irpef potrebbe essere un tema da mettere all’ordine del giorno nel più breve tempo possibile, ma che la reale applicazione potrebbe anche slittare di un anno, al 2021, proprio per consentirne la messa a regime. Quel che è certo è che prima o poi gli italiani dovranno fare i conti con una riforma per certi versi epocale, che cambierà la vita di molte persone.