Abiy Ahmed Ali: chi è il Premio Nobel per la Pace 2019

Abiy Ahmed Ali: chi è il Premio Nobel per la Pace 2019, premier etiope, ha vinto per i suoi sforzi per dire basta alle guerre nel Paese africano.

(KAY NIETFELD/DPA/AFP via Getty Images)

Assegnato il Premio Nobel per la Pace 2019: a vincerlo Abiy Ahmed Ali, primo ministro dell’Etiopia, “per i suoi sforzi nel raggiungere la pace e la cooperazione” nel martoriato Paese africano. Quest’anno partiva grande favorita l’attivista ambientalista Greta Thunberg. Battuta la giovane da un vincitore a sorpresa, i cui sforzi di pace sono stati premiati. Lo scorso anno il premio venne assegnato a Denis Mukwege e Nadia Murad. La motivazione: “Per i loro sforzi per porre fine all’uso della violenza sessuale come arma di guerra e conflitti armati”.

Premio Nobel per la Pace 2019: chi è il premier etiope Abiy Ahmed Ali

Classe 1976, promotore dello storico accordo di pace con l’Eritrea, l’ex militare prestato alla politica è diventato presidente dell’Etiopia appena un anno e mezzo fa. Già ministro della Scienza e della Tecnologia, nel giro di pochi mesi dall’elezione a Premier, ha subito iniziato a liberare prigionieri politici: oltre 7.600 solo a maggio e solo nella regione oromo. Proprio all’etnia oromo, gruppo etnico maggioritario del Paese, ma anche il più marginalizzato, appartiene Abiy Ahmed Ali. La sua elezione arriva al culmine di proteste di piazza durate addirittura tre anni.

Ma i suoi primi passi vanno proprio nella direzione della ‘normalizzazione’ del Paese: alcuni leader oppositori che rischiavano la pena di morte per terrorismo. Il nuovo Premier non solo ha concesso loro la grazia, ma li ha anche ricevuti. Fondamentale lo sforzo per porre fine a una sanguinosa e ultraventennale guerra con l’Eritrea. Addirittura, ha concordato con il dittatore eritreo Isaias Afewerki la riapertura delle rispettive ambasciate e la ripresa dei commerci. Non solo: ha denunciato apertamente l’uso della tortura nel Paese, licenziando funzionari carcerari implicati in violazioni dei diritti umani. Un processo di normalizzazione rapida del Paese africano, dunque. Oggi, 11 ottobre 2019, vince il premio Nobel per la Pace “per i suoi sforzi nel raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per le sue iniziative decisive per risolvere i conflitti lungo il confine con l’Eritrea”.