Scivolone per Radio Maria. La radio rivolta ad un pubblico religioso, pubblica la carta d’Identità di Gesù, ma i fedeli non la prendono molto bene
La Carta d’Identità del Signore, doveva essere una trovata simpatica da parte di Radio Maria, per coinvolgere i suoi ascoltatori. Ma non è stato così. La carta recitava così: Cognome: Il Nazareno. Nome: Gesù. Nato a: Betlemme (Palestina). Residenza: Cielo, Terra e ogni luogo.
Ma non solo nel documento d’identificazione del signore, oltre alle generalità, c’erano anche i segni particolari, capelli, stato e tutto ciò che costituisce la Carta. infatti per le seguenti voci la Radio ha voluto specificare: occhi “pieni di luce“, capelli “divini“, statura “alta” e data di nascita che, ovviamente è il 25 dicembre. Ma la sottile ironia della Radio non si ferma qua.
Infatti sul “documento” si legge ancora, residenza: regno dei Cieli, via: del Paradiso, stato civile: figlio di Maria. E professione: fratello del mondo. Netti i segni particolari: “È salvezza per tutti, è pane per la nostra fame, vino per la nostra festa“. Non manca poi nemmeno l’impronta che è la Sacra Sindone. Il tutto firmato dal sindaco: San Pietro.
E’ difficile capire da dove sia nata l’iniziativa della radio religiosa, ed in un primo momento i fedeli ascoltatori, non sembrano nè aver colto l’ironia della foto pubblicata, nè aver apprezzato tale post da parte degli admin della pagina.
Radio Maria, indignazione e ironia tra i commenti
I commenti sotto la tessera d’identità di Gesù sono stati di tutti i generi, per la maggior parte però sono stati negativi. Alcuni utenti si sono indignati scrivendo: “Idiozia senza confini“. Altri invece sono stati più itonici, come uno che ha scritto: “Cittadinanza: Cielo e Terra e ogni luogo… Cosa non ci si inventa per non pagare le tasse“. C’è poi chi attacca il responsabile del post, scrivendo: “Ma RadioMaria, non sarebbe il caso di assumere un altro Social Media Manager???“.
Anche se c’è anche chi è saputo stare allo scherzo, ed ha commentato con un: “Anche io posso vantare ‘capelli divini” – oppure – “Che shampoo devo usare per avere anche io i capelli divini?“.
C’è anche chi si è creato un profilo apposta per commentare il post. Infatti un utente sotto il nome de “Il Divino”, ha commentato: “Avete violato la mia privacy“.
Poi c’è chi in un momento di crisi, ha colto l’occasione per mandare il proprio CV: “Sono interessata alla professione fratello del mondo. Vorrei sapere se è ben retribuita e se è aperta la posizione anche per sorella del mondo. A chi devo inviare CV?“. E chi invece ironicamente ha commentato: “Avrà la patente nautica obbligatoria visto che cammina sulle acque!?“. Infine è arrivato anche il commento pignolo di un utente che ha precisato: “Gesù non nacque in Palestina bensì nel regno ebraico di Giudea d’Erode“.
Alcuni utenti bocciano l’iniziativa dell Radio
Ci sono stati però alcuni utenti a cui non è andata proprio giù l’iniziativa della Radio. Un utente indignato ha infatti scritto: “Mi viene da vomitare per la bruttezza di questa cosa. Fede o non fede, dico: di una bruttezza rivoltante“. Un altro invece si è interrogato se la pagina fosse quella reale: “Ho dovuto controllare se fosse la vera pagina e non un troll perché è troppo blasfemo sto post“.
Poi c’è chi è stato più brusco, ed ha condannato in via definitva il post, affermando: “Avete fatto una pagina per evangelizzare e va bene, ogni tanto padre Livio espone il suo pensiero e va bene, ma adesso qualcuno mi spieghi questo, esigo delle risposte perché mi sento presa in giro, qualcuno mi spieghi che cosa vuol dire stato civile figlio di Maria, sposato, celibe, nubile, figlio di Maria?????“. Una donna scandalizzata ha inceve commentato: “Radio Maria vi prego, un po’ meno: state un pochino esagerando così non evangelizzate vi ridicolarizzate“.
Insomma quella di Radio Maria voleva essere solamente un post simpatico, anceh per spezzare la monotonia della giornata. Come per tutti i post ironici di internet, c’è chi è saputo stare allo scherzo e chi invece ha urlato allo scandalo, rimandando la radio ad uno dei comandamenti: “Non nominare il nome di dio invano“.
L.P.
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