Pif, chi è l’attore e regista: dalla tv al cinema d’autore

Chi è l’attore, regista e conduttore televisivo Pif: dalla tv al cinema d’autore, da inviato de Le Iene a protagonista di pellicole impegnate.

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Palermitano classe 1972, Pif è all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto e ha saputo destreggiarsi tra televisione commerciale e cinema d’autore. Figlio del regista Maurizio Diliberto, nasce come aiuto regista per Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999) e Marco Tullio Giordana nel celebre I cento passi (2000), vincitore di quattro David di Donatello e di un premio alla Mostra di Venezia. Fa un provino a Mediaset come autore, quindi per sette anni è inviato della trasmissione televisione ‘Le Iene’.

Dalle Iene a La mafia uccide solo d’estate: chi è Pif

Realizza per Mtv e Tv8 il programma ‘Il testimone’, quindi aderisce attivamente alla campagna pubblicitaria di MTV Io voto. A 20 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio pubblica il racconto Sarà stata una fuga di gas in Dove Eravamo. Vent’anni dopo Capaci e via D’Amelio. Attivista antimafia, diviene celebre un suo discorso alla Leopolda, la kermesse politica fiorentina organizzata da Renzi, nel 2013. Nello stesso anno, esordisce come regista nel film dal titolo La mafia uccide solo d’estate che lo vede anche protagonista.

Il successo della pellicola, che ha anche generato una successiva serie televisiva, è immediato. Il regista vince il David di Donatello per il miglior regista esordiente. A premiarlo è Gabriele Salvatores. Lui scherza: “Devo dire che se non avessi vinto, mi sarei veramente arrabbiato”. Il film conquista due premi anche ai Nastri d’Argento. Nel 2016, arriva la seconda pellicola firmata da Pif: In guerra per amore. Il film vince il David Giovani, ottenendo anche sei nomination. L’ultimo film intepretato è Momenti di trascurabile felicità, per la regia di Daniele Luchetti.