Terracina, spari sui braccianti: un’accusa terribile che ha portato in carcere un imprenditore agricolo locale. Per farli rendere di più, li minacciava.
Terracina, spari sui braccianti che lavoravano nei suoi campi e continue minacce. Con queste pesante accuse è stato arrestato venerdì sera un imprenditore agricolo locale, Alessandro Gargiulo. Risulta indagato per sfruttamento del lavoro e lesioni personal. Ma anche per avere minacciato i suoi lavoratori con un fucile e per omessa denuncia di materie esplodenti.
Un’altra storia di disperazione e di ‘caporalato‘ arriva dalle campagne laziali. Le indagini hanno portato a scoprire un sistema di sfruttametge pesante ai danni di alcuni bracciabti di origine indiana. Oltre a dover lavorare per diverse ore nei campi dell’imprenditore agreicolo, sottopagati e con turni massacranti, c’era ben altro.
Pare che i braccianti agricoli, costretti a lavorare nelle campagne dell’Agro Pontino, dovessero fumare oppio per sopportare meglio la fatica. E quando il loro ‘datore di lavoro’ non era soddisfatto dei risultati del raccolto o dei ritmi tenuti dai braccianti, allora scattava la minaccia. Per convincere tutti, andava bene anche un fucile.
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Terracina, minacce con il fucile ai braccianti e ora rischiano in molti
L’indagine è partita dopo la denuncia presentata da cinque lavoratori. Loro come altri connaziomnali, sono tra quelli reclutati per pochi euro da alcuni ‘caporali’ locali. E sempre loro hanno raccontato dei colpi di fucile sparati dall’imprtenditore. Un modo arcaico e brutale per convincerli a darsi una mossa e redere ancora di più.
Solo il giorno prima del suo arresto, Gargiulo avreebbe deciso di fare visita ai braccianti. Qui avrebbe cominciato a sparare, non colpendo però nessuno. Nella denuncia però si parla di fucile puntato alla gola di alcuni lavoratori. Tutto è finito quando è arrivata la polizia che ha bloccato l’imprenditore.
Ma è anche scattata la denuncia a piede libero per alcuni suoi amici. Lo avrebbero aiutato a nascondere il fucile, per non farlo trovare. In realtà l’uomo, davanti alla precisa richiesta degli agenti, avrebbe detto che era stato rubato. Quando gli uomini in divisa l’hanno trovato. è partita anche la denuncia per favoreggiamento per altre persone.