Elisabetta Viccica, chi è la stilista delle curvy

Elisabetta Viccica, chi è la famosa stilista delle curvy attiva nella sensibilizzazione delle donne con taglie forti

Elisabetta Viccica è una stilista, nota nel campo delle ‘curvy’ (donne con taglie forti). Dopo la laurea in economia all’Università Sapienza di Roma, ha frequentato la scuola di moda e costume. Ora è titolare della curvy-model agency EV FAshion Events & Managment Srl.s. Presidente dell’associazione Amarsi un po’. Dal 2010 è creatrice di moda curvy e titolare del primo brand italiano di lingerie curvy “Evha & Eva“. E’ co-ideatrice del concorso di bellezza “Miss Bella in Carne” e di “Curvy in Fiera“. Molto attiva nelle attività di sensibilizzazione e di promozione sociale, per il mondo delle bellezze con le forme abbondanti.

Elisabetta Viccica, la stilista racconta il suo percorso

La stilista ha raccontato il percorso che l’ha portata ad essere ciò che è ora ai microfoni di Flash Style Magazine qualche tempo fa: “Il discorso professionale è strettamente connesso alla mia esperienza personale, al cammino che ho intrapreso nella mia vita.

Quando avevo 18 anni ero magra, poi una serie di episodi che ha avuto conseguenze psicologiche importanti e con il passare degli anni ho acquistato molto peso fino ad arrivare a 150 kg. E’ cambiato di conseguenza drasticamente il modo di vestirmi. Sopra una certa taglia all’epoca non esisteva un abbigliamento adatto quindi era un’ulteriore demoralizzazione e umiliazione che si riversava a livello psico-fisico. Era difficoltoso trovare una scarpa con il tacco ed un abitino adatto perché i vestiti non mettevano in evidenza le forme valorizzando il corpo, erano simili a dei sacchi di colore scuro.

L’intimo adatto non esisteva, cosa che per me era fondamentale. H avuto sempre la passione per la lingerie ed ora ero costretta a farne a meno. A 25 anni mi ritrovavo a vestirmi come una 50-60 enne oppure indossando i cosiddetti abiti della nonna.

Entravo in un negozio non trovavo nulla che io potessi indossare e di conseguenza a casa riversavo la mia sofferenza nel cibo, visto che tanto non trovavo nulla allora mangiavo per rabbia. Si era innescato un circolo vizioso ed a livello mentale si è innescato qualcosa guardandomi nelle fotografie del matrimonio di mia sorella. In casa non volevo specchi quindi fino a quel momento era come se io non mi fossi mai guardata.

Ad un certo punto ho iniziato a dire no a tutto ciò che mi faceva stare male. Ho iniziato a perdere peso ed a rifiutare tutto ciò che poteva destabilizzare l’equilibrio psicofisico acquistato con fatica. Il mio obiettivo era tornare a vestirmi da donna. Ho sempre amato la moda e per caso conobbi tramite un’amica una persona che cuciva abiti a mano, lei fu la mia prima modellista. Feci un figurino di una sottoveste perché la mia passione è sempre stato l’intimo.

Le clienti che si recarono da questa sarta, che avevano il mio stesso problema, vedendo il mio disegno iniziarono a chiedere se anche loro potessero indossarla. Questo fu il momento in cui mi resi conto che non era solo un mio problema e difficoltà trovare abiti e lingerie femminile per chi ha una taglia superiore.

Il 10 gennaio 2010 decisi di realizzare una linea di abbigliamento, ideai il marchio ed il progetto studiando tutte le difficoltà insieme alla modellista. Bisognava realizzare abiti che valorizzassero le forme e non che le nascondessero”.

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