Guerra in Siria, anche gli jihadisti al fianco della Turchia. Una delle tante strane alleanze di questa guerra che rischia di spostare gli equilibri.
Siria, anche gli jihadisti al fianco della Turchia. Lo confermano le ultime notizie in arrivo dal Paese. Soprattutto lo testimoniano le immagini postate vdagli stessi combattenti. Perché come successo per altre guerre moderne, a parlare sono anche i social.
Per la guerra ai curdi l’nsa (sigla che sta per National Syrian Army), cioè l’esercito nazionale siriano ha reclutato tutti gli uomini disponibili. Compreso anche il gruppo che fa riferimento a Ahrar Al Sharqiya. In pratica un gruppo di ribelli siriani armati. tutti provenienti dal Governatorato di Deir ez-Zor. Una zona fortemente permeata dalle idee nazionaliste e islamiste. Questo gruppo in particolare è stato fondato da alcuni membri che facevano parte di Al Nusra. E che sono anche stati accusati di aver stretto alleanza con il cosiddetto Stato Islamico, aiutando i terroristi di origine europea a raggiungere le sue città simbolo.
In queste ore stanno circolando decine di immagini a testimoniarlo. L’esercito complessivamdnte consta di almeno 25mila unità. Ma a far paura sono soprattutto loro, perché in qualche modo ingestibili. E così, dopo l’offensiva di Erdogan e dell’esercito turco, quelli che fino a ieri erano terroristi diventano alleati. Al contrario chi ha combattuto l’Isis è diventato un nemico, scaricato ora anche dalla Casa Bianca.
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Guerra in Siria, le ultime notizie dal fronte: nuove alleanze in vista
Nella serata di oggi, 13 ottobre, però sono arrivate nuove notizie che potrebbero cambiare gli scenari. Pare infatti che le forze di resistenza curde abbiano trovato un accordo di collaborazione con il regime di Bashar al Assad. Una svolta praticamente impossibile fino a qualche giorno fa e che ora si sta concretizzando.
L’accordo servirà a proteggere la cittadina di Kobane. ritenuta da molto strategica e ora minacciata dall’avanzata turca. Un’intesa dietro alla quale ci sarebbe la regia di Vladimir Putin. Così, mentre gli americani stanno per evacuare i loro mille soldati da tutta l’area coinvolta dal conflitto, è la Russia a scendere virtualmente in campo.
Un accordo che secondo fonti curde e siriane sarabbe derivato dai dialoghi tra più soggetti. Da una parte le Forze democratiche siriane dell’amministrazione semiautonoma curda nel Nord-Est della Siria. Dall’altrail governo siriano presso la base aerea russa a Latakia, sempre in Siria.