Scopriamo chi sono The Jackal, il fenomeno di Youtube nato a Napoli. Attivi da quasi tre lustri, hanno rivoluzionato il linguaggio sul web.
Chi sono The Jackal, il fenomeno di Youtube nato a Napoli. Un collettivo, perché a loro non piace essere definiti strettamente youtuber. Anche se in realtà prima di approdare persino al cinema, nel 2008, è lì che si sono costruiti fama e credibilità.
Tutto è partito a Napoli, da quattro ragazzi che frequentavano la stessa Scuola Media. Francesco Capaldo, diventato poi Francesco Ebbasta, è stato quello che ha tiraro le fila. Insieme a lui hanno cominciato Ciro Capriello (detto Ciro Priello), Simone Ruzzo, Alfredo Felco e Fabio Balsamo.
Ma adesso sono una ventina e formano un gruppo di cominci, videomaker e creativi ricercatissimo. Dal 2005 ad oggi di strada ne hanno fatta molta. Anche grazie ad un’azienda come Ciaopeople che nel 2011 li ha appoggiati economicamente facendoli entrare nella sua scuderia. E così i video diventernti e dissacranti sono diventati ancora di più un culto.
Nel corso degli anni si sono aggiunti personaggi fondamentali come Gianluca Colucci (detto Fru), Roberta Riccio o Proxy Riccio. Insieme sono una forza devastante. Su YouTube, che rimane il loro regno, hanno circa 700 mila iscritti che ‘consumano’ tutti i video creati. Su Instagram viaggiano a quasi 830mila mila followers e sulla pagina Facebook sfiorano i 2 milioni. Infine, l’account Twitter risulta quello un po’ meno seguito con solo 144 mila seguaci.

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The Jackal, alle origini della loro storia di successo
Nel 2018 The Jackal hanno anche debuttato al cinema con ‘Addio fottuti musi verdi’. Ciro, grafico pubblicitario, cinsieme all’amico Fabio decide di partecipare a un contest lanciando il suo curriculum nello spazio. Il foglio viene letto dagli alieni che lo convocano per un colloquio di lavoro. E da qui parte una serie di situazioni surreali e divertentissime.
Ciro Capriello, in realtà, coem ha confessato durante un’intervista sognava una carriera molto diversa. Era un ballerino jazz e quindici anni fa ha partecipato ad Amici. O meglio, è stato fermato alle soglie del talent, perché non ha passato la selezione finale.
Poco male, adesso fa parte del collettico. Che ha preso il nome perché si identifica in quello come ha raccontato Francesco Capaldo a ‘Millionaire’: “Siamo sciacalli. Prendiamo spunto da tutto: serie tv, film, vita vera, attualità, cronaca”. E da Napoli non si muoveranno mai. “Una città stimolante e creativa. Ci siamo inventati un lavoro e siamo rimasti. Ma c’è anche chi parte e poi magari torna. E poi lavoriamo tantissimo, senza orari. La gente non lo immagina”.