Guido Gagliardi campione indiscusso de “L’Eredità”. Dov’è finito?
Guido Gagliardi, ricercatore presso l’Università di Genova, è il campione della passata stagione. Alla sua primissima comparsa a L’Eredità, su Rai 1, l’11 maggio 2019 vinse circa 21.250 euro. Dalla passata edizione, ad oggi, Guido continua a vincere ed arrivare alla ghigliottina: il gioco consiste nel guadagnarsi il montepremi accumulato, indovinato la parola che lega una serie di parole che il concorrente deve indovinare.
Sebbene abbia perso quest’edizione decine di volte, senza arrivare in finale, grazie alle nuove regole è rientrato a far parte del gioco. Così si è messa in atto anche il nuovo regolamento ed il campionissimo è tornato a L’Eredità. Non solo si è limitato a partecipare, ma Guido è riuscito ad arrivare al gioco finale, la ghigliottina, più volte e trovando la parola che accomunasse tutte la altre, portando a casa un congruo montepremi.
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Che fine ha fatto Guido Gagliardi de L’Eredità?
Guido è stato campione indiscusso dalla passata edizione, fino a sabato quando durante il gioco ha perso prima di arrivare al Triello, gioco che ti da la possibilità di restare in gara e tornare anche il giorno dopo. Dopo aver vinto una bella somma in gettoni d’oro, Guido si è detto felice e soddisfatto della sua lunghissima partecipazione al programma di Rai 1, l’Eredità. Anche Flavio Insinna l’ha salutato con malinconia perché ormai considerato “compagno di gioco”.
Tuttavia, già nei giorni passati qualcuno si stava scocciando della sua continua partecipazione al programma. Il ricercatore di fisica che vive a Genova era ormai finito nel mirino degli hater. Che non perdono occasione per accusarlo sui social: “Ma solo a me vedere sempre le stesse facce, soprattutto quella di Guido ha rotto leggermente le scatole?”, scrive un utente. Un altro rincara la dose: “Basta con quel furbastro e finto colto di Guido”. In tanti sostengono anche che il pluricampione continuerebbe a essere aiutato dagli autori del programma. A lui sarebbero insomma riservate domande più semplici che ad altri. “E anche stasera a Guido lo hanno aiutato”, si legge oppure: “Ma perché date parole facili a Guido che mi sta sul c***o!?”.