Hakan Sukur contro Erdogan: “Lotto per la dignità umana”. Ora è ricercato

Hakan Sukur sfida Erdogan: “La mia è una lotta per la giustizia, per la democrazia”. Ma è stato costretto all’esilio e gli hanno confiscato ogni bene in Turchia. 

Hakan Sukur
Hakan Sukur

Hakar Sukur contro il regime di Erdogan. A viso aperto e senza nascondersi. Mentre la nazionale turca si piega e inchina – una vergogna – l’ex calciatore di Torino, Parma e Inter dice invece no allo strapotere e all’abuso. Anche a costo di rinunciare a casa sua e alla sua vita.

Turchia, Hakan Sukur contro Erdogan

“La mia è una lotta per la giustizia, per la democrazia, per la libertà e per la dignità umana.
Non mi importa di quello che posso perdere se a vincere è l’umanità”, ha scritto l’ex atleta via Twitter. Nel frattempo a suo carico ora vige un mandato di arresto in quanto oppositore dell’attuale regime. Il che significa che suoi beni in Turchia sono stati tutti confiscati e il 43enne è stato costretto ad abbandonare il Paese, senza la possibilità di farvi ritorno fino a data indefinita.

Sulla vicenda si è espresso anche Fabio Ravezzani, noto giornalista: “Conobbi Hakan Sukur 24 anni fa. Era l’idolo di Istanbul. Intorno a lui gente in delirio ovunque andasse. Lo portai alla sua prima cena italiana provando a spiegargli qualcosa del nostro mondo, mi ascoltava attento. Ha perso tutto per un ideale. Onore a lui, al suo sacrificio”.

 

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