Scoppia la protesta da parte di alcuni poliziotti, dopo l’ultimo episodio in cui non c’è stata alcuna condanna per una coppia di ladri sorpresi a rubare
In un periodo di grandi proteste, scoppia anche quella dei poliziotti. A scaturire l’ira delle forze dell’ordine, ci ha pensato la mancata condannna di una coppia di ladri, sorpresi nell’atto di rubare. Come raccontano i principali esponenti della polizia, aumentano sempre di più le mancate condanne, contro criminali colti nell’atto.
L’ultima testimonianza risale a pochi giorni fa, quando un poliziotto ha raccontato: “L’ho arrestato per sei volte perché spacciava. Quando gli ho tolto le manette mi ha riso in faccia“. Infatti in seguito all’arresto di questo spacciatore, c’è stato un processo che ì finito senza una minima condanna per il malvivente.
Riguardo a questo episodio, il poliziotto ha raccontato: “L’uomo, vendeva grosse quantità di droga. Lo abbiamo pedinato e fermato in flagranza di reato, mentre era intento a vendere lo stupefacente. Ogni volta abbiamo testimoniato in tribunale. Gli era stato imposto l’obbligo di firma, ma le pene dipendono dalla discrezionalità dei giudici, così al sesto processo gli è stato tolto, tanto non lo rispettava. Il poliziotto ha poi continuato: “Così è tornato a piede libero, a vendere morte, finché qualcuno non ha trovato il modo di espellerlo dall’Italia per motivi amministrativi però e non penali. Non era in regola con il permesso di soggiorno, ma ci sono voluti anni“.
Poliziotti infuriati, sul caso interviene anche il dell’Fsp Polizia
Sul disagio provocato da questa grande rappresentanza di poliziotti, è intervenuto anche Fabrizio Lotti, il segretario Nazionale dell’Fsp Polizia. Proprio Lotti ha infatti affermato: “Il problema è sempre lo stesso, ovvero una questione di norme da cambiare soprattutto per i reati predatori, quelli di allarme sociale che vanno dallo scippo alla rapina. C’è poi la questione dei protocolli operativi, perché il poliziotto che interviene in questi casi si prende delle responsabilità penali e amministrative non da poco. Non ha nessun tipo di tutela“.
Il segretario ha poi continuato dichiarando: “In Italia c’è il libero convincimento del giudice che è diverso da ciò che è previsto nel diritto anglosassone. Finché sarà così ci saranno sempre sentenze differenti. Per questo auspichiamo una riforma delle leggi che sia dalla parte della Polizia“.
Intanto continuano ad aumentare i casi e le denunce ai principali giornali italiani, da parte di alcuni agenti di polizia. Infatti l’ultima dichiarazione arriva da un agente, che durante un’intervista ha affermato: “Sono stato 6 anni sotto processo perché nell’ambito di una operazione per sedare una lite familiare sono stato ferito al volto con un coltello. L’aggressore e la famiglia hanno denunciato me e i miei colleghi perché secondo lui eravamo noi ad avergli fatto male. Alla fine siamo stati assolti, ma abbiamo dovuto buttare via decine di migliaia di euro in avvocati. Mentre l’uomo è ancora libero e continua a picchiare moglie e figli“.
Vedremo se lo Stato riuscirà ad intervenire su questa faccenda, e se si riusciranno a trovare più misure si sicurezza, anche per gli agenti di Polizia. Intanto sembra continuare a crescere, la voglia di una revisioni delle leggi, da parte degli agenti di polizia che pretendono più giustizia e sicurezza.
L.P.
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