Joe Bastianich attacca Chef Rubio nel corso di un’intervista dicendo di sapere a malapena chi sia. Ma lui gli risponde subito alla sua maniera.
Joe Bastianich contro Chef Rubio: il famoso giudice di Mastrechef (e non solo) che è anche imprenditore nel campo della ristorazione e musicista ha detto la sua. Parole che non sono piaciute al cuoco laziale famoso in tv che come al solito ha risposto non porgendo l’altra guancia.
In realtà Joe Bastianich nelle ultime ore è statao intervistato ai microfoni de ‘I Lunatici’ su Radio Due parlando di tutto. Anche del ruolo che hanno oggi gli chef in televisione. Lui si è augurato un ritorno al classico, perché lo chef dopo il boom di questi anni dovrebbe tornare in cucina. Un passo indietro rispetto al momento attuale, ma necessario. Po però gli hanno chiesto se assumerebbe mai Chef Rubio in uno dei suoi locali: “Non so neanche chi sia Rubio. L’ ho sentito nominare, ma non ho mai visto un suo programma. Non so chi è”.
Giusto il tempo di ascoltare e di leggere quello che aveva detto ed è arrivata la risposta di Rubio che non l’ha presa benissimo: “Ahahahahha bitch please. I tuoi autori – ha scritto su Twitter – lo sanno benissimo visto che vi facevano fare le cose che io trattavo con spontaneità e cuore anni addietro. Comunque se non mi hai mai visto ti conviene fare un ripassino”.

Leggi anche: Critiche a Masterchef. Joe Bastianich: “Campobasso è un posto sfigato”
Joe Bastianich parla anche della sua lunga carriera in Italia
L’intervista a Joe Bastianich è servita però anche per fare un ritratto. A partire dalla sua famiglia, di chiare origini italiane (anzi istriane) ma trasferita a New York negli anni ’70. “Vivevamo in periferia, eravamo tutti migranti e cercavamo la possibilità di vivere un’ altra vita. In America se ti impegnavi ed eri più bravo degli altri, avevi la tua occasione”.
Poi lo sbarco in Italia, la consacrazione come personaggio televisivo e l’imitazone di Maurizio Crozza. Da allora sono passati otto anni e lui all’inizo non capiva nemmeo, Un giorno però alcuni ragazini uscendo da scuola hanno urlato alcune sue frasi, quelle dell’imitazione. Allora è capito di essere diventato popolare, ma non è cattivo come lo dipingono.
Adesso è tutto diverso: “Magari all’ inizio non conoscevo bene la lingua. Usavo uno slang aggressivo per coprire il fatto che non avevo la capacità grammaticale per entrare bene nel discorso. Ma non avevo mai lavorato in televisione, ho avuto tre o quattro vite in una”. Di una cosa però è certo: non tutti hanno fortuina nel far mestieri così tanto diversi,