Serie minori del calcio italiano in balia del caos: i casi assurdi

Serie minori di calcio fuori controllo, le assurde vicende dai taccuini degli arbitri

Le serie minori del calcio italiano sono notevolmente in balia del caos più totale. A testimoniarlo un’interessante rubrica de IlFattoQuotidiano che evidenzia dati piuttosto atipici. Nei campionati minori veneti non c’è una squadra che non riporti un giocatore, allenatori o dirigente non squalificato per blasfemie. Questo è quanto emerso dall’analisi dei commenti dei giudici sportivi che arbitrano nel veneto.

Molto più al sud invece, in Irpinia, dopo una gara un tifoso del Mercogliano ha deciso di contestare le decisioni arbitrarli lanciandogli monetine. La foga dev’essere stata tanta visto che dal referto si legge del dolore al petto causato dai colpi delle monete. Dopo averlo tempestato di monetine, l’avrebbe seguito fin dentro gli spogliatoi minacciandolo ed insultandolo.

Molto più serio è il caso di una partita tra  Isera e Baone di Romarzollo, prima categoria del Trentino. Il referto di fine gara presenta un bollettino di guerra: 10 anni e 2 mesi di inibizione, divisi sul fronte dell’Isera in 5 per l’assistente arbitrale, 2 per l’allenatore Voltolini, altri 2 per il giocatore Bressan e un anno e 2 mesi per il giocatore romarzollese Pellegrini. Quest’ultimo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico maxillo-facciale per una frattura alla mandibola.

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Nelle serie minori di calcio italiano, la peggio ce l’hanno gli arbitri

Non è atipico, purtroppo, che si verifichino eventi simili su campi italiani minori. Quasi un anno fa, l’11 Novembre, un arbitro dell’AIA di Ciampino, Riccardo Bernardini fu gravemente ferito. Il tutto successe nel post partita di Promozione tra Virtus Olympia Roma San Basilio e AtleticoTorrenova. Al termine della gara, alcuni tifosi della squadra ospite hanno aggredito il direttore di gara il quale nella colluttazione ha perso i sensi ed ha battuto la testa.

Riccardo fu ricoverato in ospedale in condizioni preoccupanti intanto che i Carabinieri facessero il loro lavoro. Successivamente hanno individuato e arrestato uno degli autori dell’aggressione che ha provocato lesioni giudicate guaribili in 60 giorni per un trauma cranico con perdita di conoscenza. Si trattava di un romano di 34 anni, incensurato, che è stato posto ai domiciliari in attesa di processo con le accuse di lesioni personali aggravate in concorso, minaccia aggravata, lancio di materiale pericoloso, scavalcamento e invasione di campo in occasioni di manifestazioni sportive.