Ancora guai per le sorelle Giudicessa, lo shopping compulsivo non è il loro vizio soltanto nel film
Già nel Luglio 2018 le sorelle Giudicessa, Alessandra e Valentina furono accusate di un corposo furto in una profumeria di Roma. Erano già state arrestate, pochi mesi prima in quanto avevano rubato all’interno di un negozio d’abiti rubando 18 capi per un totale di 5.000 euro. Senza sosta, sono nuovamente dei guai: questa volta l’accusa è di indebito utilizzo della carta di credito e furto aggravato. Il tutto è avvenuto in un Eurospin di Roma in via dell’Acquafredda quando hanno commesso un vile atto. Mentre una delle due distraeva un’anziana signora, l’altra frugava nella sua borsa riuscendo a rubare la carta di credito.
Uscite dal supermercato le gemelle hanno speso circa 1400 euro nel pomeriggio del furto. La malcapitata signora ha sporto denuncia e le indagini sono durate un bel po’. Oggi la polizia le ha formalmente accusate.
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Chi sono le sorelle Giudicessa
Alessandra e Valentina Giudicessa sono due volti della TV italiana. Sorelle gemelle quarantenni, le ricordiamo come Pamela e Sue Ellen sorellastre di Paola Cortellesi nel film “Come un gatto in tangenziale”. Ma non solo, le due sono diventate anche parte del programma “Avanti un altro!” con Paolo Bonolis e LucaLaurenti. Vivono a Roma Ovest, Primavalle, una al secondo e l’altra al terzo piano. Hanno due figlie, la più grande è di 20 anni. Orfane di padre, le due hanno interpretato nel film il ruolo di due ladre che giustificavano i furti come shopping compulsivo. “Noi siamo persone per bene che qui guarda era un attimo… Siamo borgatare ma siamo rette, non siamo drogate anche se alla Balduina e ai Parioli, non dico in Centro , ci guardano male. Quello è un altro mondo, è la realtà, come nel film con Albanese”.
Non si sono mai limitate alla sola carriera da attrici, anzi. Dopo le riprese e varie comparse in TV si occupavano di piccoli lavoretti come pulire le scale o piccole commissioni per anziani.