L’intera città di Lucca è sconvolta dalla scomparsa di Francesco, 18enne che ha perso la vita in seguito ad un terribile incidente stradale
Ha messo sotto shock l’intera città, la scomparsa di Francesco Tontini, giovane ragazzo di appena 18 anni, che si è spento in seguito ad un incidente stradale. Il terribile impatto è avvenuto a Fornaci di Braga, nel lucchese, lasciando di stucco lintera cittadina.
Un incidente mortale è una tragedia, che risulta ancora più intensa se parliamo di un ragazzo giovane e pieno di vita come Francesco. Il 18enne era molto impegnato nel sociale, come volontario della Misericordia. Inoltre per guadagnarsi un gruzzoletto di soldi, si dilettava nella professione di arbitro. Per questo Francesco lascia un vuoto enorme nella comunità lucchese.
Anche la sezione arbitrale di Lucca si stringe al dolore
Come detto Francesco Tontini faceva parte della sezione di Lucca dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri). Ed è proprio sul sito della sezione lucchese, che sono arrivate le condoglianze del presidente Antonio Ruffo, con un Lungo comunicato.
Il comunicato: “Stasera è morto un nostro ragazzo, Francesco Tontini, aveva solo 18 anni, stava divertendosi come tutti i ragazzi della sua età, stava divertendosi così come quando andava ad arbitrare, e su una strada in sella al suo motorino, ha perso la vita.
Era un po’ che non lo vedevo, se lo avessi incontrato probabilmente lo avrei salutato come saluto tutti i ragazzi di questa Sezione, con affetto, con tanto affetto… quello che mi fa sentire il loro secondo padre, che gioisce per i loro traguardi, che si addolora per la loro perdita.
La morte di un ragazzo lascia inebetiti, increduli. Il primo pensiero è per lui, per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per i suoi genitori, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere e poi per tutti noi, che meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci,a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti.
Magari aiutare, rendersi utili, può alleviare la pena, può essere una strada per superare il sentimento di impotenza che in certi momenti sovrasta ogni cosa. Magari dire qualcosa in un post, come facciamo sempre, noi arbitro, uniti, sempre pronti a darci una mano.
Ho sempre sperimentato di persona che il lutto ha le sue fasi: la prima è di torpore e stordimento, poi piano piano si realizza la perdita, si cerca la persona perduta nei luoghi che frequentava, nei propri pensieri, nelle proprie percezioni, ci si arrabbia con lei per essersene andata, poi arriva la disperazione, quando ormai è chiaro che non tornerà. Infine si riprende la vita di prima, forse.
Ma noi tutti, arbitri, amici, fratelli, alzeremo le spalle, con il dolore dentro ma nel ricordo di tutti quelli che ci hanno lasciato… lasciato il dolore nel cuore e la forza di andare avanti nel loro ricordo.
Ciao Francesco, un bacio e un abbraccio da tutti noi.”
L.P.
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