Secondo alcuni reporter sul territorio, in Siria sono ancora in corso scontri armati e bombardamenti, nonostante il cessate il fuoco di Donald Trump
Sono passate poche ore dal “cessate il fuoco” di Donald Trump, presidente degli Stati Uniti. Eppure, alcuni giornalisti e reporters presenti sul territorio siriano, hanno sentito ancora il suono di bombardamenti e combattamenti armati. Il tutto sarebbe avvenuto nella città di Ras al-Ayn, al mattino nella giornata di venerdì. Altri giornalisti locali, invece, la pensano differentemente. Infatti secondo i reporter locali, sarebbe cessato definitivamente il fuoco.
Gli ultimi a riportare gli scontri, sono stati i giornalisti dell’ Associated Press, che hanno riferito di aver assistito a bombardamenti ed hanno affermato di poter vedere il fumo fluttuare intorno alla città, che si trova lungo il confine con la Turchia.
Eppure nella giornata di ieri, Donald Trump aveva festeggiato il cessate il fuoco, come un grande avvenimento per la civiltà. Una vera e propria vittoria del Presidente Americano, dopo le pesanti critiche subite in patria, per la rimozione delle sue truppe dalla Siria.
Siria, l’accordo degli Stati Uniti con la Turchia
L’accordo impone ai combattenti curdi di liberare una fascia di territorio in Siria lungo il confine turco, consolidando in gran parte la posizione della Turchia.
Ma non tutti sono d’accordo con la manovra di Trump. Infatti all’emittenti statunitensi, nelle ultime ore ha parlato un ex funzionario militare. L’uomo ha affermato di aver lavorato alla strategia anti-ISIS degli Stati Uniti, sia con i curdi che con i turchi, ribadendo le poche possibilità di successo del cessate il fuoco di 120 ore.
Dopo le dichiarazioni dell’ex funzionario militare, è intervenuto anche il vicepresidente degli Usa, Mike Pence, che ha affermato che il presidente Turco, Recep Tayyip Erdogan, sa che in caso di violazione degli accordi presi con gli Stati Uniti, pagherà le pesanti sanzioni imposte dal governo a stelle e strisce.
Pence ha inoltre ribadito la gratitudine che ha il governo americano nei confronti dei Kurdi. Infatti Stati Uniti e Kurdi, hanno lottato insieme per sconfiggere l’Isis. Ma tutti i loro sforzi, potrebbero essere vani a causa dei bombardamenti turchi, contro le prigioni kurde.
Ma gli Usa sono sicuri, ed affermano che anche la Turchia ha avuto grandi problemi a causa dello Stato Islamico e quindi faranno fronte comune. Inoltre i Turchi si sentono maggiormente minacciati, a causa della presenza del PKK, un gruppo kurdo, che anni fa è stato riconosciuto come terrorista anche dagli Stati Uniti.
L.P.
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