Federica Gasbarro, chi è la Greta Thunberg nostrana che di recente ha parlato all’Onu

Federica Gasbarro, chi è la Greta Thunberg: la 24enne studentessa abruzzese nel giro di poco è diventata leader del movimento verde italiano.

Federica Gasbarro, chi è la Greta Thunberg italiana anche se a lei piace essere se stessa. Laureanda in Scienze Biologiche, anche se in passato ha tentato il test di ammissione a Medicima, le mancano quattro esami alla laurea. Ma intanto la ragazza di Avezzano ha trovato anche un’altra strada per realizzarsi. Negli ultimi mesi infatti è diventata la portavoce del movimento ‘Fridays for Future’.

Per questo, ma non solo, a settembre Federcia è stata scelta per prendere parte allo Youth Summit, il vertice organizzato dall’ONU. Sono stati convocati tutti gli attivisti giovani impegnati nella lotta contro i cambiamenti climatici, a partire da Greta Thunberg. E la Gasbarro era lì a New York, per rappresentare l’Italia.

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Federica Gasbarro, chi è la Greta Thunberg nostrana (foto da Instagram)

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La scelta di Federica Gasbarro di unirsi a ‘Fridays for Future’ è arrivata naturale. In famiglia sono tutti molti rispettosi del’ambuente, come ha raccontato lei più volte. Ma fino a poco tempo da non aveva mai sentito la pulsione per mettere in pratica le sue idee ambientaliste. Poi però ha trovato la sua strada in questo movimento, totalmente fuori da un discorso politico e di schieramenti.

Destino vuole che sia nata il 3 gennaio, proprio come Greta Thunberg. Le due però in comune hanno molto di più e non è un caso se all’Onu erano nella stessa sal anello stesso momento. Federica ha presentato il suo progetto legato alle microalghe: “Sono acquari popolati da microalghe che assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno. Chiaramente ci sono delle tecnologie ben più avanzate ed efficienti. Ma con un budget limitato, non che abbia un’efficienza meno elevata, credo possa più rappresentare un simbolo. Se non altro per mostrare che la situazione viene presa sul serio”.

Alle strumentalizzazioni non ci sta, anzi le fanno male. PerchPé lei in questa battaglia crede profondamente: “Spesso si tende a pensare che gli ambientalisti – ha detto in una recemnte intervista – siano fannulloni privi di cultura. Non è così, siamo informati sulle tematiche per le quali manifestiamo, anche dall’altro capo del mondo. È ovvio che la preparazione di ognuno, tuttavia, sia soggettiva e che dipenda dall’età di ognuno e dalla formazione personale. Ci vuole cultura anche nel criticare“.

E quando è stata intervistata da ‘La Stampa’ ha spiegato che tutti devono essere dei visionari e non dei sognatori. Pareva impossibile che l’uomo andasse sulla Luna eppure 50 anni fa è successo. Quello che ha prodotto il riscaldamento globale è spotto gli occhi di tutti, quindi adesso è ora di muoversi.