Juventus Cristiano Ronaldo ha parlato alla vigilia del match di domani contro la Lokomotiv Mosca. Di seguito le dichiarazioni in conferenza del numero 7 portoghese.
Juventus, Cristiano Ronaldo ha parlato in conferenza stampa. Il fuoriclasse portoghese ha detto la sua sul momento della squadra e non solo. Il numero 7 bianconero, infatti, ha anche dato ennesima prova di ambientamento, confermando di voler ricevere le domande della stampa in italiano. Questo perché “Capisco l’italiano, ma non so ancora parlare”. Non solo. L’attaccante esterno della squadra torinese ha anche sottolineato le differenze che vigono tra questa Juventus e quella dell’anno scorso, quella di Massimiliano Allegri. Ha poi parlato del proprio stato di forma e di alcuni compagno. Il tutto ovviamente sempre pensando alla gara di domani valida per i gironi di Champions League. Questa è una pratica che la squadra bianconera vuole chiudere quanto prima e per farlo bisogna assolutamente vincere anche domani. Di seguito le dichiarazioni di CR7 in conferenza stampa.
Juventus, Ronaldo: “Con Sarri siamo migliorati, età solo un numero”
“Differenze con l’anno scorso? Penso che la squadra stia facendo meglio, abbiamo più fiducia in noi stessi e stiamo giocando un calcio diverso rispetto al passato. Siamo più in attacco, con posizioni più precise. Il mio ruolo mi sembra simile, forse con un po’ più di libertà. Dipende da come sono più a mio agio. Sono contento perché passo dopo passo siamo dove dobbiamo essere. Abbiamo un nuovo allenatore, nuovi giocatori, ma abbiamo cambiato per migliorare. Ci sono ancora cose da migliorare, ma lo stiamo facendo, ci siamo già riusciti in maniera graduale.
Più difficile vincere Il Pallone d’Oro oppure la Champions con la Juve? Ogni anno è una nuova sfida, non solo per me, ma anche per la Juve. Noi vogliamo vincere tutto e penso che la Juventus debba pensare in grande perché un club così deve pensare in grande. Vogliamo vincere tutto, sappiamo non sarà facile specialmente in A e Champions, ma passo dopo passo possiamo farcela. L’aspetto individuale non conta, conta il collettivo, perché se si vincono premi a livello collettivo si vincono anche premi a livello individuale. Siamo al punto giusto, poi gli altri premi sono in secondo piano.
Chi dovrebbe vincere il Pallone d’Oro quest’anno? Questa non è la cosa più importante. La cosa più importante sono i premi collettivi. Abbiamo fatto una stagione fantastica, ho vissuto una stagione fantastica e cominciato bene questa stagione. Siamo migliorati, adesso l’aspetto individuale non conta, conta la partita di domani che dobbiamo vincere, perché se vinciamo al 50% siamo qualificati. Dobbiamo continuare come fatto finora”.
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Sul fisico e Sarri
“Come mi sento fisicamente? L’età per me è solo un numero, ma non necessariamente significa che avere 34, 35 o 36 anni significa che sia alla fine. Io lo posso dimostrare con le mie prestazioni, per come gioco, il modo in cui mi sento ancora in forma lucido e più maturo di prima. Questo credo faccia la differenza.
Sulla seconda parte, a me piace giocare con loro, con Bernardeschi, con Cuadrado, sono giocatori eccezionali e tutti fanno il proprio lavoro al meglio. Le decisioni spettano al mister, lui prende le decisioni e sa cosa è meglio per la squadra. Sono entrambi due grandi giocatori, l’abbiamo visto tre settimane fa. Dybala titolare, gol, entra Higuain, gol. Non importa chi siede in panchina e chi entra, siamo una squadra e questo è importante.
Ancora su Sarri? Mi piace il modo in cui vuole che la squadra giochi. Se vedete le partita vedete che la squadra è più fiduciosa, creiamo più occasioni, teniamo più la palla, c’è più fiducia. E’ quello che dovevamo migliorare. Abbiamo fatto un bel lavoro l’anno scorso, ma stiamo migliorando. Sono felice di questi cambiamenti, perché giochiamo di più in avanti, creiamo più occasioni.
Magari non segniamo quanto vogliamo, ma creiamo. Siamo primi in campionato, messi bene in Champions, la stagione è cominciata bene. Abbiamo cose da migliorare, ma finora siamo felici di quello che stiamo facendo”.