Siria, accordo Putin-Erdogan per mettere in sicurezza il Nord est del Paese martoriato dalla guerra. Forse la svolta è arrivata.
Siria, accordo Putin-Erdogan e primi spiragli d’intesa per creare almeno una sacca di sicurezza nella quale far evacuare le popolazioni curde sotto assedio. Alla fine dell’incontro a Sochi, durato ben sette ore, i due leader hanno comunicato i termini dell’intesa.
Quella più importante è la tregua di 150 ore nel Nord della Siria. Servirà a completare l’evacuazione delle milizie curde da un’area di 30 km entro il confine siriano. Ma al tempo stesso nell’intesa tra i due capi di Stato è stato stabilito un impegno comune. Turchia e Russia condurranno pattugliamenti congiunti fino a 10 km entro il territorio siriano oltre il confine turco. I due eserciti si muoveranno sia ad est che ad ovest dell’area in cui è stata condotta l’operazione turca nel nord della Siria.
Putin, nella conferenza stampa finale, ha spoiegato che il suo collega turco hgli ha illustrato i motivi dell’offensiva in Turchia: “Io sono convinto che i sentimenti separatisti nel Nord-Est della Siria, siano stati fomentati dall’esterno. La regione va liberata dalla presenza illegale straniera”. Quanto ai terroristi dell’Isis presenti in quell’area “non devono trarre forza dall’operazione turca”. Di accordo storico ha parlato anche Erdogan: “Lo è per la lotta contro il terrorismo, l’integrità territoriale e l’unità politica della Siria e per il ritorno dei rifugiati”.

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Siria, anche Assad apprpva la nuova intedsa e le milizie curde si ritirano
All’incontro tra Putin ed Erdogan hanno assitito come spettatori tutti gli altri. Alla fine però, con una conversazione il presidente ha informato anche Bashar Assad sugli accordi trovati. Lo ha confermrto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Il capo di Stato russo ha informato la controparte siriana dell’esito dell’incontro con Erdogan”. In particolare il presidente russo ha sottolineato come il primo obiettivo ora sia ripristinare l’integrità del territorio in Siria. Ma anche proseguire gli sforzi congiunti per la risoluzione politica della crisi,
Peskov ha aggiunto che Assad ha espresso il proprio sostegno alle decisioni prese durante il vertice russo-turco di Sochi. E oltre a questo anche “la disponibilità immediata delle guardie di frontiera siriane di pattugliare il confine insieme alla polizia militare russa”.
E intanto i combattenti curdi hanno dichiarato di aver concluso il ritiro dalla zona sicura nel Nord Est della Siria. Il capo delle forze democratiche siriane, Mazlum Abdi, lo ha comunicato in una lettera al vice presidente americano, Mike Pence. Sono state ritirate tutte le forze Ypg” dalla zona. Ma da Washington continuano le pressioni sul Donald Trump a favore del mantenimento delle truppe in Siria.