Gran Bretagna, i 39 cadaveri trovati in un container erano tutti cinesi
Il camion scoperto nel parcheggio di Purfleet, città della contea dell’Essex (Gran Bretagna), con 39 cadaveri ha avuto nuovi risvolti. Si è scoperto infatti che erano tutti di nazionalità cinese, di cui 31 uomini e 8 donne (una giovanissima). Stamane sono state perquisite due casa in Irlanda del Nord, si sospetta che dietro quest’omicidio di massa ci sia il crimine organizzato. Da tempo, infatti, alcuni clan trafficano esseri umani per l’entrata di clandestini e schiave del sesso. Ora il camion ha preso il nome di ‘Tir dell’orrore’.
Mo Robinson, autista del camion, è stato arrestato ed ora si trova a Londra dove ad interrogarlo ci sono i detective di Scotland Yard. Quello che si cerca di capire è se è implicato o, ‘semplicemente’, è una pedina inconsapevole dell’operazione. I familiari, scioccati, lo definiscono sicuramente estraneo a tutto ciò.
Gran Bretagna, le vittime sono morte congelate
Robinson aveva caricato il container, proveniente da una nave cargo dal Belgio, sul proprio camion per recapitarlo a una destinazione non nota. Pare sia stato proprio lui poi, accortosi del contenuto, ad allarmare le forze dell’ordine. Il container, una cella frigorifera con 25 gradi sotto zero, ha visto morire le persone congelate. Qualche giornale inglese lo ha soprannominato “Polar Express”, un modo macabro e di cattivo gusto per raccontare la vicenda.
Il Tir è registrato in Bulgaria, ma da Sofia pare che il proprietario sia un irlandese. Già nel 2000, al porto di Dover, furono trovati in un camion i cadaveri di 58 immigrati cinesi. Altri migranti di origine nordafricana hanno perso la vita negli ultimi anni cercando di entrare in Gran Bretagna su camion che avevano attraversato la Manica sui traghetti o infilandosi a piedi nel tunnel da cui passa l’Eurostart.
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