Nicoletta Sanna chi è, la ‘Ragazza del Rifugio’ che ha aiutato il prossimo

Nicoletta Sanna chi è: ritratto dell’infermiera di Sassari dall’infanzia durissima che ha scelto di mettersi al servizio degli altri.

Nicoletta Sanna chi è: una storia esemplare, quella di una donna che ha vissuto un’infanzia difficile ma non si è mai abbattuta. Anzi, quel periodo così complicato le è servito per forgiare il carattere e decidere di mettersi al servizio degli altri. Così è diventata infermiera e ancora oggi si presta per il prossimo.

Quando aveva soltanto tre anni, Nicoletta è stata portata dalla mamma in orfanotrofio e lì è stata abbandonata. Lei è di Sassari e in città c’è un istituto che tutti conoscono: è ‘Il Rifugio del Bambino per le Bambine abbandonate‘, in viale Mameli. Lei pensava che sarabbe stata una scelta temporanea e invece è rimasta lì per più di tredici anni, quasi fino alla maggiore età.

Un’esperienza durissima perché le suore del’istituto non avevano riguardi per nessuno. Le bimbe facevano il bagno soltanto due volte al mese, si svegliavano ogni mattina alle 6 e poi subito a messa. Soltanto un’ora dopo potevamo fare colazione, con pane duro e latte liofilizzato che mangiavano per disperazione. E uscivano praticamente solo per partecipare ai funerali delle persone ricche della città che dovevano omaggiare in qualche modo.

Camere sempre al freddo, tanto che molto bambine (lei compresa) si sono ammalate e soprattutto un’educazione severissima, senza traccia di empatia. Le punizioni corporali erano all’ordine del giorno e Nicoletta è cresciuta così, tenendo duro in attesa di un futuro migliore. Quando stava per andarsene è finalmente arrivata una Superiore comprensiva e amorevole, ma ormai era tardi.

Nicoletta Sanna chi è orfanotrofio
Nicoletta Sanna chi è, dall’orfanotrofio alla vita dedicata agli altri

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Nicoletta Sanna, dall’orfanotrofio al lavoro come infermiera al servizio degli altri

Come ha raccontato Nicoletta Sanna nel libro ‘La ragazza del Rifugio’, pubblicato circa un anno fa, quelle sofferenze le hanno fatto maturare il carattere. Dopo, quando ha dovuto affrontare il mondo del lavoro e si è costruita una famiglia, nulla più le ha fatto paura. Perché a 18 anni dopo aver frequentato il corso ha cominciato il tirocinio al Policlinico Umberto I di Roma nel reparto di Neonatologia. Poi una volta preso il diploma è tornata nella sua Sassari e ha cominciato a lavorare all’Ospedale Santissima Annunziata.

Con il tempo è diventata una professionista apprezzatissima, si è sposata conoscendo la gioia di avere dei figli e dei nipoti. Ma soprattutto la sua fame di giustizia e la voglia di vedere che gli altri stanno meglio è diventata una ragione di vita. Così adesso che ha superato i 70 anni ed è andata in pensione, in realtà lavora ancora. Va a casa dei malati oncologici e presta il suo servizio per prelievi ed esami. Un esempio di vita per tanti.