Lina Wertmuller, Oscar alla carriera: “Ma perché non lo chiamiamo Anna?”

Lina Wertmuller, Oscar alla carriera: a 91 anni la grande regista italiana ha ricevuto finalmente la statuetta mai vinta in carriera.

Lina Wertmuller, Oscar alla carriera: a Los Angeles la regista italiana che ha scritto la storia del cinema è stata osannata dal suo mondo. E con lei, in una serata che ha parlato molto italiano, anche Sophia Loren.

La Wertmuller ha ricevuto l’Oscar alla carriera dalle mani di due colleghe più giovani. Greta Gerwig, la regista probabile protagonista ai prossimi Oscar con ‘Piccole Donne’, e Jane Campion. Ma soprattutto c’è stato l’omaggio di tutta la platea che ha battuto le mani urlando a squarciagola il suo nome. “Lina, Lina, Lina”, è stato il grido quando è entrata in sala e ad attenderla c’erano tra gli altri anche Leonardo Di Caprio e Quentin Tarantino.

Lei è salita sul palco parlando in italiano, accompagnata dalla figlia, Maria Zulina e dal compagno della figlia. Al suo fianco anche Isabella Rossellini nel ruolo inedito di traduttrice. Dopo aver preso la statuetta ha fatto una battuta. “Perchè lo chiamiamo Oscar? Non vogliamo cambiare nome con quello di una donna? Chiamiamolo, che so, Anna”.

Lina Wertmuller Oscar  carriera
Lina Wertmuller, Oscar alla carriera, un premio meritatissimo (Getty Images)

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Lina Wertmuller e la dedica all’America, con lei pure Sophia Loren

Lina Wertmuller è apparsa brillante ma anche commossa quando ha ringraziato per il premio: “Dedico l’Oscar a mio marito Enrico, a mia figlia Maria Zulina, che mi è venuta molto bene. E ringrazio l’America che è una cosa seria, mentre noi siamo un piccolo stivaletto, Rngrazio l’America, tutti coloro che hanno amato i miei film, che sono tutti come miei figli. Ci vuole molta pazienza e molta passione in questo mestiere”.

Con lei anche Sophia Loren: “Abbiamo fatto il primo film insieme 40 anni fa, mi mancano quei tempi, è stato un regalo lavorare con te. I suoi film  erano già capolavori, si sapeva che sarebbero diventati dei classici. Lina sei una donna straordinaria e di una intelligenza rara”.A distanza di 43 anni dalla candidatura all’Oscar per la regia, prima donna nella storia, con ‘Pasqualino Settebellezze’, un premio che colma una lacuna.