Chi era Chiara Luce Badano, una vita tra la fede e la malattia

Oggi si festeggia Ognissanti, e noi vi portiamo la storia di Chiara Luce Badano, focolare che morì prima di compiere 19 anni

Chiara Badano nasce a Sassello il 29 ottobre 1971. Figlia unica della sua famiglia riceve sin da giovanissima un’educazione di tipo cristiano cattolica. Chira era una ragazza solare, ricca di talento in qualsiasi cosa faccia, bella e sportiva, sempre contornata di amici che l’accompagnavano durante la vita di tutti i giorni.

Fin da giovanissima aderisce al movimenti fondato da Chiara Lubich, ossia il Movimento dei Focolari. Infatti Badano ne entra a far parte alla tenera età di nove anni. Ma la piccola Chiara è subito colpita dai concetti religiosi di Dio, e dalla parola di pace e amore, decidendone fin da subito di farne un’ideale di vita.

A soli 17 anni però, la sua vita cambia radicalmente. La giovane ragazza di Sassello, viene infatti colpita da un tumore e decide di affrontare la malattia affidandosi unicamente a Dio. Più il momento è difficile, più la ragazza si avvicina alle parole del Signore, con gioia e serenità. Due anni dopo la malattia, però, la sua vita si spegne, lasciando la terra alla prematura età di 19 anni.

Chiara Luce Badano, la beatificazione

Prima di morire, Chiara Luce Badano diede la disposizione per donare i suoi organi. A dargli il soprannome Luce, invece, ci pensò proprio Chiara Lubich, fondatore del Movimento dei Focolari.

L’11 giugno 1999 iniziò il processo di canonizzazione e il 21 agosto 2000 gli atti furono trasmessi in Vaticano dove fu stilata la positio. I motivi principali della sua beatificazione sono la sua dedizione alla cura di bambini e anziani e il suo comportamento definito «eroico» davanti alla malattia.

Dopo la beatificazione, a ricordare Chiara Luce Badano ci pensò proprio Papa Benedetto XVI durante una messa. Il Santo Padre affermò: “Penso che tutti voi sappiate che sabato 25 settembre scorso, a Roma, è stata proclamata beata una ragazza italiana di nome Chiara, Chiara Badano. Vi invito a conoscerla: la sua vita è stata breve, ma è un messaggio stupendo“.

Il Papa poi continuò: “Chiara è nata nel 1971 ed è morta nel 1990, a causa di una malattia inguaribile. Diciannove anni pieni di vita, di amore, di fede. Due anni, gli ultimi, pieni anche di dolore, ma sempre nell’amore e nella luce, una luce che irradiava intorno a sé e che veniva da dentro: dal suo cuore pieno di Dio! Com’è possibile questo? Come può una ragazza di 17, 18 anni vivere una sofferenza così, umanamente senza speranza, diffondendo amore, serenità, pace, fede? Evidentemente si tratta di una grazia di Dio, ma questa grazia è stata anche preparata e accompagnata dalla collaborazione umana: la collaborazione di Chiara stessa, certamente, ma anche dei suoi genitori e dei suoi amici“.

L.P.

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