Chi è Arturo Brachetti, il re torinese del trasformismo

Chi è Arturo Brachetti, un artista che tutto il mondo invidia all’Italia. Ha fatto del trasformismo un’arte da esportare ovunque.

Chi è Arturo Brachetti, un vero mito nel mondo dello spettacolo. Imitato, ma mai eguagliato, nonostante abbia compouto 62 anni è ancora un eterno ragazzino che si emoziona sul palco. Nata a Torino, originario di un paesino del Canavese, da ragazzo ha studiato dai Salesiani e qui ha fatto il primo incontro importante. Ha conoscoiuto infatti don Silvio Mantelli, in arte Mago Sales, che ha avito anche diverse esperienze in tv.

Grazie a lui ha scoperto l’arte della magia, della prestidigitazione e dell’illusionismo. E così Arturo ha capito di avere un futuro nel mondo dello spettacolo. Il primo show a soli 15 anni, con alcuni costumi rimediati all’interno del Collegio Salesiano nel quale studiava. La prima esibizione vera a 19 anni e da lì ha preso la strada per il palcoscenico.

Brachetti alla fine degli anni ’70 è stato in Francia, poi a Londra affinando le sue doti e facendosi apprezzare dal pubblico internazionale. Nel corso degli anni ha affinato sempre di più le sue doti di trasformista stabilendo alcuni record. Nello spettacolo ‘Brachetti in Technicolor’ infati ha cambiato 40 ruoli diversi e nel 1999 con ‘L’uomo dai 1000 volti’ i personaggi sono dventati ottanti con ben 100 cambi d’abito.

Chi è Arturo Brachetti trasformismo
Chi è Arturo Brachetti, il re torinese del trasformismo (Getty Images)

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Brachetti trasformista ma anche regista per il trio Aldo, Giovanni e Giacomo

Diventato una star di portata internazionale, Arturo Brachetti ha girato i teatri di mezzo mondo. Ma si è dedicato anche alla regia, creando un legame profondo con Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel 2006 c’era lui a dirigere lo spettacolo ‘Anplagghed’ e nel ‘2012 replica con ‘Ammutta muddica’, sempre del Trio.

Nel 2010 ha anche ricevuto dall’Accademia Albertina di Torino una laurea honoris causa in scenografia. E poi Frédéric Mitterrand, ministro della Cultura francese, lo ha nominato Chevelier des Arts et des Lettres (Cavaliere delle Arti e delle Lettere). Inoltrre il Musée Grèvin, il più celebre museo delle cere di Parigi, gli ha dedicato una statua.

E la vita privata di Arturo? Su Instagram ha più di 90mila followers che diventano quasi 350mila su Facebook. Da sempre è molto riservato sulla sua vita privata, ma in una intervista ripportata dall’AdnKronos ha voluto puntualizzare: “Sono omosessuale?
Adesso ho qualcuno che mi vuole bene ma non voglio sposarmi nè avere un figlio. Ho vissuto flirt a destra e a sinistra perchè sono geneticamente infedele. Forse è stato proprio questo che mi ha tenuto insieme alla mia amica. Adesso vivo di cose romantiche e di relazioni platoniche”.