Torino – Bambino nasce malato, i genitori lo abbandonano

Triste episodio di cronaca a Torino. Infatti qui un bambino è nato con una malattia incurabile ed i genitori hanno deciso di abbandonarlo

Torino
Torino, neonato nasce con una malattia incurabile ed i genitori lo abbandonano

Quello che è accaduto a Torino ha qualcosa di incredibile, oltre che di triste. Parliamo della storia di Giovannino, bambino nato ad agosto con una malattia incurabile alla pelle. A causa del dietrofront dei genitori, Giovannino al momento vive in corsia all’ospedale Sant’Anna, perchè nessuna casa-famiglia riesce a farsene carico.

La malattia che ha colpito il neonato, colpisce una persona su un milione e solitamente quasi nessun neonato sopravvive più di una settimana. Ma Giovannino è ancora vivo, ma non può godere nemmeno del supporto dei propri genitori, che lo hanno abbandonato in ospedale.

Così a poco più di tre mesi di vita, Giovannino lotta da solo contro la morte, in una stanza della terapia intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Anna di Torino. Questa oramai è la sua casa, dopo l’abbandono per la scoperta dei genitori. Infatti il bambino è affetto da iattosi Arlecchino.

Torino – La vita di Giovannino in ospedale

Seppur i suoi genitori originali lo hanno abbandonato, il piccolo Giovannino può godere di più mamme. Infatti tutte le dottoresse dell’Ospedale si sono legate a lui ed alla sua giovane storia, e lo tengono costantemente sotto cura, per permettergli di crescere al meglio. Il piccolo non viene mai esposto al sole, perchè la sua pelle è troppo sensibile e fragile.

La iattosi Arlecchino, infatti, è una malattia della pelle che la rende delicata come carta velina. Viene chiamata in questa maniera, proprio perchè la pelle si sfalda in grandi falde e basta solamente un respiro per provocare una lesione. Per Giovannino serve sempre tantissima attenzione, perchè il rischio infezioni è altissimo ed è per questo che l’aspettativa di vita di norma è bassissima.

Ora per Giovannino si cerca ancora una casa, visto che le comunità che accolgono bambini in queste situazioni, non hanno gli strumenti adatti per consertigli le cure necessarie. Così per ora il neonato resta in ospedale con l’affetto delle persone che davvero lo vogliono bene, ossia i medici che da mesi si prendono cura di lui.

L.P.

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