Ex Ilva, il governo Conte bis alla prova del nove

Ex Ilva, il governo Conte bis rischia di saltare se l’accordo con Arcelor Mittal sulla fabbrica di Taranto (e non solo) non reggerà.

Ex Ilva, il governo Conte bis messo a dura prova dal braccio di ferro con Arcelor Mittal. Se la fabbrica simbolo dell’acciaieria italiana ma anche di un disastro ambientale evidente, dovesse chiuiere surebbe un fallimento. Oltre ai 10mila posti di lavoro, a rischio ci sarebbe anche la tenuta dell’esecutivo con lo spettro di elezioni più vicine.

La Lega sta spingendo da qualche giorno. Ma oggi l’ipotesi di nuove elezioni è stata anche sdoganata da chi al governo cì’è. Come Graziano Delrio, capogruppo democratico alla Camera: “Taranto è il futuro di questo governo – ha detto – e il governo deve giocare tutto su Taranto”. Un chiaro avvertimento ai 5 Stelle che sull’ex Ilva si giocano tutto.

Intanto però nel Pd cresce l’insofferenza verso Matteo Renzi, accusato di voler boicottare in tutti i modo le mosse del governo. Sono stati per primi i ministri democratici dentro all’esecutivo a fare presente la loro irritazione. Quindi, al di là del futuro che toccherà all’ex Ilva, al momento c’è molto di più in gioco e nessuno può scommettere che ci sia un futuro solido per il secondo governo guidato da Giuseppe Conte.

Ex Ilva governo Conte bis
Ex Ilva, il governo Conte bis rischia grosso (Getty Images)

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Ex Ilva e altri nodi, il governo alla ricerca di nuove intese più solide

Sul tavolo c’è la svolta negativa per l’ex Ilva ma più in generale il futuro del Paese. Nicola Zingaretti oggi ha provato a fare il pompiere, minimizzando gli attriti. Però ha anche avvisato che il giverno potrà andare avanti soltanto se metterà in pratica quello che cghiedono gli italiani, non ci sono alternative.

E così Dario Franceschini propone un nuovo accordo su basi rinnovate da far fimare anche a Di Maio e Renzi. Proposta che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà (5 Stelle ha accoto con favore: “Concordo con Franceschini, occorre un patto più forte internamente alla maggioranza. A me sembra che ci sia una maggioranza stabile ma una comunicazione instabile. In effetti non stiamo comunicando bene al Paese quello che portiamo avanti”.

Ma se la situazione con Arcelor Mittal sul futuro dell’ex Ilva precipitasse e anche gli altri nodi portassero alla rottura? Allora la prospettiva di nuove elezioni sarebbe concreta. Ormai la legge di bilancio è ua realtà ma diventerebbe asnche l’ultimo provedimento di questo esecutivo. Una svolta che la Lega si augura da settimane. E lo ha ribadito oggi Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera: “Di fronte a questo disastro voluto e cercato dai 5 Stelle, se volete salvare il Paese e tirarvi fuori avete un’unica chance. Staccare la spina e andare a casa perché il governo politicamente finisce oggi”.