E’ stata concessa la scorta a Liliana Segre. La senatrice dopo le dichiarazioni contro il razzismo, ha subito continue minacce dai gruppi di estrema destra
Dopo le minacce via web e lo striscione esposto dagli esponenti di Forza Nuova nel corso di un appuntamento pubblico a cui partecipava a Milano, è stata concessa la scorta a Liliana Segre. La senatrice a vita, ex deportata ad Auschwitz, da oggi avrà due carabinieri che l’accompagneranno in ogni spostamento. A disporre il provvedimento, ci ha pensato il prefetto Renato Saccone.
Liliana Segre, la decisione della Procura di Milano
Come spiegano i quotidiani, la decisione è stata presa mentre si svolgeva nella giornata di ieri, il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Inoltre la Procura di Milano, ha aperto un’inchiesta allo stato contro gli ignoti, per gli insulti e le minacce subite dalla senatrice via Web. Si occuperà dell’inchiesta il Dipartimento antiterrorismo.
La nostra penisola sta vivendo un periodo confuso dal punto di vista storico-politico. In quest ultimo anno, i cittadini che contestano civilmente dal proprio balcone vengono censurati. Mentre chi inneggia all’odio volendo riportare ai fasti d’un tempo ideologie datate, viene anche difeso, riuscendo addirittura a confondere ironia e razzismo.
In pochi giorni si è passati dal razzismo verso Balotelli, a quello verso la Segre, due episodi che denotano il continuo regresso di un’Italia smarrita, in cerca di identità e che soffre terribilmente la mancanza di leader, pronti a riportare gli italiani sul binario della civiltà.
Intanto arrivano parole di supporto per la Segre, da Ernesto Magorno, senatore di Italia Viva. Infatti Magorno ha affermato: “La notizia della scorta alla senatrice Liliana Segre deve farci riflettere. Liliana Segre è un patrimonio dell’Italia va ringraziata per tutto quello che fa per costruire un Paese migliore. L’odio non avrà mai la meglio. Siamo tutti con lei“.
L.P.
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