Nella giornata di ieri c’è stato il funerale di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso fuori al pub Cabot. A sorpresa non era presente la fidanzata, ecco perchè
Nella giornata dei funerali di Luca Sacchi, mancava una persona in particolare, la fidanzata Anastasiya, che a sorpresa non si è presentata. La ragazza a riguardo ha scritto una frase che rispecchia la condizione in cui vive: “Avrei voluto essere con voi, ormai la mia vita è un inferno“.
La ragazza non è stata presente alle esequie e come si poteva immaginare, la cosa ha fatto discurere tantissimo. Il suo avvocato, Giuseppe Concioni, ha dichiarato: “Ho deciso di rompere il silenzio. Un silenzio che ritengo comunque doveroso in questi casi, per evitare che possano continuare a darsi interpretazioni distorte che nulla hanno a che vedere con le reali ragioni di una scelta sofferta. Una decisione ponderata presa in accordo con i suoi familiari e con me, per il timore che la sua presenza potesse diventare occasione di turbamento in un momento dedicato alla preghiera, al raccoglimento e al ricordo“.
Funerali Luca Sacchi, la decisione della fidanzata
La decisione di Anastasiya è stata dettata dalla volontà di rimanere lontana dal clamore mediatico per timore delle possibili reazioni avverse della folla. Così al suo posto si è presentata la nonna paterna, Nastija. La donna ha mantenuto l’anonimato nel corso di tutto il funerale.
Secondo alcune indiscrezioni, i genitori di Luca, non avrebbero preso bene la decisione di Anastasiya, e al momento sono molto risentiti con la ragazza. I due consideravano la ragazza come una seconda figlia, tanto che i genitori di Luca, disperati, hanno chiesto: “Perché sei scomparsa?“. Rimane quindi ancora incerta la posizione di Anastasiya, che aspetta di essere ascoltata dai carabinieri e dal pm, ma ancora non ha ricevuto alcuna convocazione.
Intanto proseguono le indagini ed avanza sempre di più la pista di un giro di droga. I poliziotti stanno cercando nel quartiere di Tor Bella Monaca, la pistola con cui avrebbe sparato Valerio Del Grosso. Le camionette delle forze dell’ordine, sorvegliano specialmente i palazzoni di via dell’Archeologia. La zona è una delle più rinomate in italia, per reperire facilmente rivoltelle e fucili.
Al setaccio anche diverse abitazioni di pregiudicati. Infatti gli inquirenti pensano che Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, abbiano riconsegnato la pistola ad uno degli armieri nel quartiere, una persona che noleggia armi per compiere ogni tipo di azione criminale, dalle semplici rapine alle gambizzazioni, fino ad agguati ed omicidi.
L.P.
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