Si è spenta nella giornata di ieri Elda Lanza. Andiamo a scoprire chi era la giornalista e scrittrice, nota per essere la prima presentatrice televisiva
A 95 anni, si è spenta la giornalista, scrittrice e presentatrice, Elda Lanza. E’ ricordata, per essere stata proprio la prima presentatrice della Rai. Successivamente Elda diventò la “nuova signora del giallo italiano“. Nella giornata di ieri è morta nella sua Castelnuovo Scrivia. Da anni risiedeva in provincia di Alessandria, dopo aver vissuto a lungo a Milano. Ci ha pensato lo scrittore e giornalista Mariano Sabatini ad annunciare la sua morte.
Chi era Elda Lanza, prima presentatrice RAI
La giornalista e scrittrice nacque a Milano il 5 ottobre del 1924. la sua è stata una vita abbastanza intensa. Infatti può vantare incontri con Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Walter Chiari, Dario Fo, Giorgio Gaber, Eugenio Montale.
Si è contraddistinta nella sua vita per essere un’attiva femminista, oltre che per aver conseguito gli studi alla Cattolica di Milano e poi alla Sorbona di Parigi.
A 28 anni aveva iniziato a lavorare nella televisione pubblica, in Rai, diventando così la prima presentatrice della ricca storia della televisione italiana. Dopo essere diventata la prima presentatrice, Lanza non sparisce dalla televisione, anzi ne diventa un’assidua ospite, come opinionista. Infatti la donna era un’esperta di Galateo e di bon ton. Durante la sua vita, diventò anche docente di costumi e tenne corsi sulla materia.
Nel 2011 torna in televisione grazie a Michele Mirabella, dove sarà ospite del programma “Apprescindere“, e nello stesso anno durante il programma “Fatti Vostri” su Rai 2, Giancarlo Magalli le dedicò un ampio spazio rievocativo.
Grazie a Mondadori, nel 2012 debutta come scrittrice di romanizi del genere giallo. Il suo primo libro si intitola “Niente lacrime per la signorina Olga“. Il libro riscuote un grandissimo successo ed Elda verrà ben presto nominata “la signora del giallo italiano.
Grazie alla casa editrice Salani, Lanza pubblica altri libri. Tra i più famosi troviamo: “Il matto affogato” ed “Il venditore di cappelli“.
Qualche giorno prima di lasciarci, su un sito web con cui collaborava, scrisse: “Non ho una ricetta, posso soltanto dire come è successo a me. Sembrava una cosa qualsiasi. Non era una cosa qualsiasi: tumore al pancreas. Sicuramente faccio prima io ad andarmene che questo indesiderato a crescere e a farmi male. Una gara tra me e lui, vincerò io“.
L.P.
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