Armando e Pasquale Marinelli, una tradizione lunga più di mille anni

Armando e Pasquale Marinelli sono i portatori di una tradizione lunga quasi mille anni, che affonda le sue radici a otto secoli fa

La Pontificia Fonderia Marinelli è l’unica sopravvissuta tra le dinastie dei numerosi fonditori di campane di Agnone. E’ da otto secoli che si tramanda ininterrottamente, di padre in figlio, quest’arte antica. Proprio nel Museo Marinelli è infatti conservato un raro esemplare di campana gotica. La tradizione vuole sia stata fusa 1000 anni fa, ad Agnone. E’ probabile che campane in bronzo di notevoli dimensioni si fondessero ad Agnone anche prima del 1200. Certo è che Nicodemo Marinelli, “Campanarus”, nel 1339 fuse una campana di circa 2 quintali per una chiesa del frusinate. Campane agnonesi di raffinatissima fattura, che vanno dal XIV secolo in poi, sono visibili non solo presso il Museo Marinelli. E’ possibile vederne su molti campanili dai quali tutt’oggi espandono il loro suono.

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1000 prima di arrivare ad Armando e Pasquale Marinelli

Una storia lunga oltre 1000 anni quella della Fonderia Marinelli che ha visto alternarsi momenti di difficoltà a momenti conditi da tante soddisfazioni. Su tutte forse l’esperienza più significativa risale al 1924. Fu l’anno in cui Papa Pio XI concesse alla famiglia Marinelli il privilegio di effigiarsi dello Stemma Pontificio. Non mancarono come detto momenti difficili come quelli legati alla seconda guerra mondiale. Durante quest’ultima la Fonderia dovette sospendere l’attività produttiva. Il bronzo delle campane venne utilizzato per la costruzione di armi.

Inoltre Palazzo Marinelli venne occupato dalle truppe tedesche che lo utilizzarono come Quartier Generale utilizzando mobilia, attrezzi ed importanti documenti della fonderia per alimentare le stufe. La ripresa nel dopoguerra fu dura ma già nel 1949 fu assegnato alla Fonderia Marinelli, il compito di fondere le campane della Badia di Montecassino, in ricostruzione dopo i devastanti bombardamenti.

Il lavoro dei fonditori Marinelli prosegue inalterato sia per la tecnica di produzione, che è quella del Medioevo, sia per la perizia, la passione e la professionalità cui ci si dedica da 18 secoli. Al timone della produzione, oggi, ci sono i fratelli Armando e Pasquale Marinelli, dediti alla professione, come Ettore.