Coldiretti lancia l’allarme, nubifragi e bombe d’acqua rovinano le coltivazioni

Coldiretti lancia l’allarme, dall’inizio dell’autunno in Italia le bombe d’acqua, le grandinate e il vento forte rischiano di provocare danni seri.

Coldiretti lancia l’allarme: dopo quello di fine settembre, quando aveva evidenziato il caldo anomalo sull’Italia, ora c’è il problema opposto. Ottobre infatti è stato un mese terribile per le coltivazioni sul territorio nazionale. I fenomeni atmosferici infatti sono stati frequenti, un po’ in tutta Italia, e i danni potrebbero trascinarsi per mesi.

Come evidenzia un’elaborazione curata sui dati forniti da ESWD, dall’inizio dell’autuinno nel nostro Paese i numeri sono chiari. Sono stai registrati infatto almeno quattro nubifragi al giorno, caratterizzati da tempeste d’acqua, trombe d’aria e grandine, ma anche vento in Italia. Non è stato risparniato praticamente nulla e questi continui cambiamenti climatici incideranno pesantemente sulle coltivazioni.

Una situazione che va ad aggiungersi ai danni provocati sul territorio negli ultimi anni dalla cementificazione e dall’abbandono. Soino tantissimi infatti i comuni, sparsi su tutti il territorio nazionale, a rischio per frane o alluvioni. Come sottolinea la Coldiretti, il comparto agricolo è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici. In realtà però anche quello più colpito con danni stimati in oltre 14 miliardi di euro in un decennio.

Coldiretti allarme raccolti  rischio
Coldiretti lancia l’allarme, raccolti a rischio per iol meteo impazzito (Getty Images)

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Coldiretti, a settembre la produzione alimentare è cresciuta

I cambiamenti climatici ormai sono una costante, anche in Italia. Come sottolinea Coldiretti nella sua nota l’Italia è diventata un Paese tropicale con tutti i pregi e i difetti di questa situazione. C’è un’elevata frequenza di eventi estremi, con mutamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi e intense. E questi cambiamenti spaventano 3 italiani su 4, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe.

Però gli agricoltori italiano non mollano. Sempre la Coldiretti ha fatto sapere di recente che la produzione a settembre è cresciuta. “In controtendenza con l’andamento generale vola la produzione alimentare. Fa segnare un aumento del 7,8% a settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente“. Un risultato figlio anche della necessità di far fronte alle richieste che arriveranno per le prossime feste natalizie.

“La spesa alimentare – spiega ancora Coldiretti – è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale. L’agroalimentare, dai campi fino a negozi e ristoranti, è la prima filiera estesa dell’Italia con un fatturato di 538 miliardi di euro. Ha anche valore aggiunto superiore di quattro volte alla filiera dell’automobile, secondo The European House – Ambrosetti”.