Terremoto in Francia, centrali nucleari a rischio?

Terremoto in Francia, le centrali nucleari potrebbero rappresentare un pericolo? In atesa di completare le verifiche pare che l’allarme sia cessato.

Terremoto in Francia, la scossa di oggi attorno all’ora di pranzo è stata violentissima. E il Paese si interroga, perché tra i siti colpiti ci sono anche centrali nucleari. Come quella di Cruas-Meysse, controllata da EDF che però nonostante il teremorto abbia raggiunto i 5.4 gradi sulla scala Richter ha retto.

L’epicentro del sisma è stato localizzato nel comune di Montélimar. Non lontano sorge lo stabilimento nucleare di Cruas-Meysse (nell’Ardéche) che secondo i primi controlli avrebbe retto bene. Intanto però anche i reattori 2, 3 e 4  saranno momentaneamente fermati per alcuni controlli.

Come ha spiegato il prefetto Hugues Moutouh “la soglia di vibrazione sismica ha fatto scattare un allarme su una sola delle 5 spie presenti sul sito. Non è stato constatato alcun danno sugli edifici e gli impianti funzionano normalmente. In ogni caso, conformemente alla procedura di sicurezza e di precauzione stabilita dall’operatore nucleare nelle prossime ore ci sarà un fermo dei reattori. Questo per consentire un’analisi approfondita degli impianti”.

Terremoto Francia centrali nucleari
Terremoto in Francia, le centrali nucleari sono a rischio? (Getty images)

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Centrali nucleari in Francia, sono 19 gli impianti ancora operativi

Nonostante le rassicurazioni sulle centrali nucleari arrivate oggi dopo il sisma, il più forte in Francia dal 2003 ad oggi, la preoccupazioe rimane alta. Il Paese infatti vanta 19 impianti ancora operativi, sparsi un po’ ovunque, e nel mese di settembre Edf ha lanciato un allarme specifico.

La compagnia elettrica nazionale Edf ha comunicato di aver individuato alcuni problemi di fabbricazione in sei reattori nucleari in funzione nel Paese. In particolare si tratta dei reattori 3 e 4 della centrale nucleare di Blayais. E ancora, il reattore 3 di Bugey, il reattore 2 di Fessenheim, il reattore 4 di Dampierre-en-Burly e il reattore 2 del centrale di Paluel. In ogni caso nessun impianto è stato spento. La spiegazione è arrivata nei gironi successivi sempre da Edf con una nota ufficiale. Il problema di fabbricazione non metterebbe in discussione il fatto che i materiali siano atti al servizio e quindi “non sono necessari trattamenti immediati”. Rassicurazioni che però alla luce dei fatti odierni andranno verificate e confermate.