Italia, Castrovilli: “Un sogno essere qui, punto di partenza”

Italia Castorvilli ha parlato della sua prima convocazione in Nazionale e della sua esperienza. Man mano il giovane centrocampista della Fiorentina si sta facendo un nome nei ranghi azzurri. 

Italia Castrovilli
Italia Castrovilli (Via Getty)

Italia Castrovilli ha parlato in conferenza stampa. La giovane mezzala della Fiorentina sta facendo davvero molto bene e questo ha convinto il CT della nazionale ad una convocazione. Per il calciatore molte presenze in Serie A, dove sta trovando una continuità a dir poco invidiabile. Non solo un minutaggio da far impallidire i più, ma anche delle prestazioni da fuoriclasse assoluto, che lo stanno facendo diventare uno pupillo di tutti i tifosi. Ecco le dichiarazioni del calciatore direttamente dalla conferenza stampa di Coverciano.

Italia, Castrovilli: “Un sogno essere qui, punto di partenza”

“È il sogno di ogni bambino, non è un punto di arrivo ma da cui ripartire con grande entusiasmo, credendo nei miei mezzi. Qui c’è un gruppo fantastico, è diventato un rito cantare davanti a tutti. Ti imbarazzi ma serve a integrarti. La danza? Mi piace tutt’oggi, cerco di trovare qualche gruppo quando c’è tempo libero. Oppure a casa, accendo video e apprendo dei passi”.

Un episodio in particolare? Non c’è un singolo episodio, bisogna lavorare, tirare dritto. Bisogna continuare a migliorarsi, non mi reputo ancora completo, ogni giorno devo fare qualcosa.

Europeo? Io vorrei arrivare, spero di mettere in difficoltà – grazie anche alle mie prestazioni con il club – il mister per potere essere convocato.

Esperienza nelle serie minori? Mi ha aiutato molto, sotto ogni punto di vista. Devi ringraziare i compagni, ti fanno crescere anche come essere umano. Antognoni? È una bellissima persona, io sono alla prima chiamata in Nazionale maggiore, lui ha fatto 70 presenze, 7 gol e un Mondiale.

Dove sono migliorato ultimamente? Sottoporta, lo sto facendo, ma c’è ancora margine. Sottil e Ranieri sono molto bravi, due punti fermi dell’Under21, spero che arrivi questa chiamata.

Pochi giovani italiani? Bisogna dare fiducia, quando un giovane sbaglia una partita lo si massacra. Ora si stanno dando nuove opportunità, quindi hai più consapevolezza nei propri mezzi. La sconfitta di Cagliari è stata una brutta figura”.

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