Italia, Orsolini: “Voglio raccontare tutto a Miha, che gruppo qui!”

Italia Orsolini ha parlato della sua convocazione in Nazionale e della sua esperienza. Man mano il giovane centrocampista della Fiorentina si sta facendo un nome nei ranghi azzurri. 

Italia Orsolini
Italia Orsolini (via Getty)

Italia Orsolini ha parlato in conferenza stampa. La giovane ala del Bologna sta facendo davvero molto bene e questo ha convinto il CT della nazionale ad una convocazione. Per il calciatore molte presenze in Serie A, dove sta trovando una continuità a dir poco invidiabile. Non solo un minutaggio da far impallidire i più, ma anche delle prestazioni da fuoriclasse assoluto, che lo stanno facendo diventare uno pupillo di tutti i tifosi. Ecco le dichiarazioni del calciatore direttamente dalla conferenza stampa di Coverciano.

Italia, Orsolini: “Un sogno essere qui, punto di partenza”

“Per me è un’opportunità incredibile, cercherò di coglierla al meglio. Per noi, per me, per i ragazzi nuovi… è un banco di prova importante, conosciamo la Nazionale, è una occasione per farci vedere dal mister e dai compagni. Speriamo di sfruttarla, che sia la prima di tante. Ci hanno fatto cantare dei pezzi che abbiamo scelto prima, eravamo un po’ tesi, è stato un po’ imbarazzante all’inizio e poi ci siamo sciolti, è stato divertente, ho cantato 50 special di Cremonini.

Un episodio in particolare? Mi ricollego a quello che ha detto Cistana, è un lavoro che sto portando avanti già dall’anno scorso, devo molto a Mihajlovic. È una situazione particolare, anche per le vicende del mister a livello di salute, nelle ultime due settimane e mezzo non l’ho sentito per niente, sta affrontando un percorso di riabilitazione importante. Mi dispiace, avrei voluto consigli e una parola di sostegno. Appena tornerò a Bologna gli vorrò raccontare tutto quello che accade in questo momento.

Europeo? Sarebbe ipocrita dire di no, poi credo che anche i compagni ci sperino. Non dev’essere una ossessione, ma ora che ci siamo possiamo affacciarci a questa realtà”.

Sull’Europeo e l’esperienza acquisita

“Esperienza nelle serie minori? Mi ha aiutato molto, sotto ogni punto di vista. Devi ringraziare i compagni, ti fanno crescere anche come essere umano. Antognoni? È una bellissima persona, io sono alla prima chiamata in Nazionale maggiore, lui ha fatto 70 presenze, 7 gol e un Mondiale.

Gruppo? Questo è un gruppo straordinario, l’ho notato appena ho varcato i cancelli di Coverciano. Ti fanno sentire a tuo agio, personalmente all’inizio c’era timore non conoscendo tutti personalmente, ero titubante. Mi han fatto sentire parte integrante del gruppo. A livello di gioco penso sia una squadra che gioca molto bene, ha dei principi simili a quelli del Bologna, per me può essere un piccolo vantaggio. L’Europeo dell’anno scorso mi è servito per capire come si sta a livello internazionale, sebbene quell’esperienza non è andata come ci aspettavamo. Giocare in casa è una spinta in più, ma può essere un’arma a doppio taglio. Bisogna essere bravi a rimanere concentrati

Pochi giovani italiani? Negli ultimi anni il calcio italiano è cambiato parecchio, prima si faceva fatica a far debuttare un giovane. Ora ci sono meno problemi. È un aspetto positivo, dopo le delusioni della mancata qualificazione Mondiale, c’è stato uno scossone che ha fatto riscoprire il valore dei giovani”.

LEGGI ANCHE —> Messico: nave italiana attaccata da pirati, due i feriti