Un’altra marea da record ha svegliato la città lagunare di Venezia. Le sirene sono tornate a suonare tra la paura dei cittadini, scatta il codice rosso
Sono da poco passate le 8:30, quando sono tornate a suonare le sirene nella città lagunare. I cittadini sis vegliano dalla paura e con l’acqua altissima visibile dalle finestre delle loro case. Non passano nemmeno 15 minuti, che le sirene suonano nuovamente, l’acqua sale di altri 20 centimetri. Si arriva alle ore 10:30, con l’acqua che ha raggiunto il metro e sessanta d’altezza, dopo che nella notte, aveva toccato un picco di 1 metro e 80 centimetri.
Dopo una terribile giornata come quella di ieri, il comune di venezia ha deciso di sospendere tutte le lezione, e lasciare a casa tutti gli alunni in via precauzionale. Nella giornata di ieri, i cittadini hanno incasinato il telefono dei Vigili del Fuoco, per le continue chiamate di soccorso. La maggior parte delle chiamate sono arrivate da anziani e disabili, impauriti dal rimanere intrappolati in casa.
Venezia: Pellestrina è l’isolotto più colpito, il bilancio delle vittime
Ad essere colpito maggiormente, è l’isolotto di Pellestrina. Già nel 1966, Pellestrina fu sommersa dall’acqua, dopo la celebre alluvione. Appena 53 anni dopo, l’isolotto si è svegliato nella stessa maniera, completamente sommerso dall’acqua. In queste ore, sembra essere sceso di poco il livello dell’acqua, passando al metro e 45, appena cinque centimetri sopra la media. Attualmente il sindaco si sta recando dal patriarca.
Il maltempo però ha provocato ben due vittime. Qui infatti sono saltate le pompe a protezione delle case, mentre la marea a Venezia raggiungeva la punta di marea di 187 centimetri. L’isola è anche oggi completamente allagata. All’anziano morto fulminato nel tentativo di riaccendere le elettropompe nella sua casa allagata, si è aggiunto un secondo abitante di Pellestrina, morto con molte probabilità per cause naturali.
L.P.
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