Operato al cervello mentre suona il piano, eccezionale intervento a Cesena

Operato al cervello mentre suona il piano: non è il primo caso in Italia, ma il metodo dell’Awake Surgery stupisce sempre.

Operato al cervello mentre suona il piano: è successo all’ospedale Bufalini di Cesena. Protagonista un musicista al quale era stato diagnosticato un tumore cerebrale, operabile, e che è stato sottoposto ad intervento da sveglio. Intanto che i dottori eliminavano la massa tumorale, lui eseguiva alcune melodie musicali al piano.

Non la prima volta che in Italia viene esehuita un’operazione con la tecnica dell’Awake Surgery, cioè la chirurgia da sveglio. Nel settembre di due anni fa il primo caso all’ospedale S.Anna di Ferrara. Allora il paziente era stato operato da sveglio mentre suonava il clarinetto, in condizione vigile e di collaborazione.

La tecnica, ormai collaudata, permette di operare il paziente in condizione di veglia. Lo scopo è duplice: asportare la massa tumorale ma anche mantenere intatte le sue abilità, in questo caso quelle musicali.

Operato al cervello suona piano Bufalini
Operato al cervello mentre suona il piano, intervento eccezionale al Bufalini

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Operazione da sveglio, come funziona la tecnica dell’Awake Surgery

Come spiega in una nota l’ospedale, questa è una metodica iniziata da qualche anno nella Neurochirurgia del Bufalini. Prima c’è stato un periodo di perfezionamento dei neurochirurghi cesenati in vari centri. Tra questi  il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Montpellier diretta dal professor Hughes Duffau, vero luminare in questo campo di studi.

Il paziente rimane vigile e dureante l’operazione è anche in grado di rispondere ad una serie di test prestabiliti seguiti dal neuropsicologo. Servono per localizzare e asportare nel modo più completo e preciso possibile la massa tumorale. Tutto questo senza danneggiare le aree cerebrali che regolano il linguaggio, il movimento e le altre funzioni cognitive superiori.

In specifico specifico, durante l’intervento sono state mappate e monitorate tre diverse capacità di comprensione musicale. Sono il riconoscimento dei toni melodici, il ritmo e il contorno musicale. L’operazione complessivamente è durata circa cinque ore ed è stata eseguita da un’equipe multidisciplinare. C’erano i neurochirurghi Luigino Tosatto, Vincenzo Antonelli,  Giuseppe Maimone. Ma anche il neurofisiologo Chiara Minardi e i neuroanestesisti Marco Bocchino e  Giuseppina Pugliese. Con loro pure i neuropsicologi Caterina Bertini e Davide Braghittoni dell’Università degli Studi di Bologna. Il personale infermieristico invece era coordinato da Milena Maccherozzi.