Arcelor Mittal, perquisizioni e sequestri negli uffici di Taranto e Milano

Perquisizioni in corso e sequestri negli uffici dell’Arcelor Mittal a Milano e Taranto

Secondo quanto riporta La Repubblica, sono in corso perquisizioni e sequestri da parte della guardia di finanza negli uffici di Taranto e di Milano. La decisione è arrivata su disposizione delle procure delle loro città, che indagano parallelamente dopo l’esposto presentato dai commissari dell’ex Ilva in amministrazione straordinaria.

A Taranto le forze dell’ordine stanno acquisendo tutte le documentazioni, cartacee e digitali, riguardanti merci, ordini e manutenzione degli impianti. L’inchiesta, a carico di ignoti, riguarda presunte condotte illecite di Arcelor Mittal in particolare in merito alle ipotesi di reati di ‘Distruzione di mezzi di produzione’ e di ‘Appropriazione indebita’. I commissari di Ilva sostengono infatti che il magazzino del siderurgico sia stato svuotato rispetto alla merce che vi era al momento della consegna.

A Milano invece si contestano l’aggiotaggio informativo e le false comunicazioni al mercato. Il pubblico ministero contesta il reato di distrazione di beni del fallimento. Anche qui l’apertura del fascicolo è a carico di ignoti.

Arcelor Mittal

Arcelor Mittal, i reati contestati

Le legge punisce “con la reclusione da uno a cinque anni chiunque, dopo la dichiarazione di fallimento, fuori dei casi di concorso in bancarotta o di favoreggiamento, sottrae, distrae, ricetta ovvero in pubbliche o private dichiarazioni dissimula beni del fallito”. Praticamente gli inquirenti vogliono capire se i dirigenti hanno sottratto e distratto beni ad un’Ilva già dichiarata fallita.

Per quel che riguarda l’aggiotaggio informativo, si vuol capire che effetti abbiano avuto alcuni comunicati stampa di Arcelor Mittal sul mercato. Intanto si stanno ascoltando le persone informate sui fatti.

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