La governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, ha affermnato di ricercare assolutamente una soluzione pacifica. Intanto i manifestanti liberano il campus
Dopo gli scontri avvenuti nella giornata di ieri all’esterno di un’università ad Hong Kong, è intervenuta Carrie Lam. La governatrice si è detta molto preoccupata della situazione attuale. Nella giornata di oggi, sono circa 30 i manifestanti che hanno lasciato il campus sotto l’assedio della polizia da oltre due giorni.
Secondo il network pubblico, Rthk, gli studenti hanno sventolato bandiera bianca intorno alle 10 locali (3:00 di notte in Italia). Inoltre abbandonando il campus, gli stessi studenti hanno chiesto l’aiuto di barelle, coperte d’emergenza e sedie a rotelle.
La goventatrice ha poi assicurato che non è necessario l’aiuto dell’ Esercito di liberazione popolare, le forze armate di Pechino, fino a quando il suo governo e la polizia riusciranno a gestire con competenza le violente turbolenze nella città. Inoltre la Lam ha assicurato i suoi cittadini, ed ha chiesto di non dare interpretazioni sbagliate alle sue parole.
Carrie Lam: “Useremo ogni strumento possibile per convincere”
Durante la lunga conferenza stampa, la Lam ha spiegato che tra le 600 persone andate via dal campus, oltre 200 erano dei minori a cui non sono state imposte le manette all’uscita dal campus. Invece carcere per gli altri 400 manifestanti.
A riguardo la Lam ha affermato: “Useremo ogni strumento possibile per continuare a convincere e a organizzare per quanti sono rimasti l’uscita dal campus il prima possibile in modo che tutta la vicenda possa finire in modo pacifico“. La governatrice ha infine concluso: “L’obiettivo può essere raggiunto solo con la piena cooperazione dei manifestanti: i rivoltosi devono fermare la violenza, lasciare le armi e seguire le indicazioni della polizia“.
Attualmente la Cina rivendica l’autorità esclusiva sulle questioni costituzionali di Hong Kong e condanna la decisione dell’Alta Corte dell’ex colonia che ha giudicato ieri l’incostituzionalità del divieto di indossare le maschere in pubblico. La misura era stata varata lo scorso mese. Inoltre l’obiettivo della legge proposta, era quello di frenare le manifestazioni di massa, tra le strade di Hong Kong.
Sul divieto della misura proposta, si è espresso il portavoce della Commissione Affari legislativi, Zang Twei. Il portavoce ha infatti affermato: “Nessun’altra istituzione ha il diritto di giudicare o di prendere decisioni se non il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo“.
L.P.
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