Maria Giulia ‘Fatima’ Sergio, confermata per lei la condanna dalla Corte di Cassazione
Il nome di Maria Giulia Sergio, ribattezzatasi Fatima Az Zahra, come la quartogenita del profeta Maometto, è sulla bocca di tutti. 27 anni, una decina di anni fa, insieme ai genitori Sergio Sergio e Assunta Bonfiglio, e a tutta la famiglia, decide di trasferirsi da Torre del Greco, grosso centro dell’hinterland napoletano, a Inzago, comune di 11mila abitanti nel Milanese. Qui, per l’intera famiglia, la quale – a sentire una persona che conosce bene i Sergio – “lo stesso fervore che mettevano nella preghiera in Cristo, lo usano ora per Maometto”, inizia un nemmeno troppo lento percorso di conversione all’Islam, tutto cambia. La prima a convertirsi è Marianna, sorella maggiore di Maria Giulia.
Poi tocca a tutti: diventano presto una famiglia simbolo di quanto avviene nel nostro Paese, dove – a fronte di un forte relativismo religioso nel culto della fede cattolica – sempre maggiore è il numero di chi si converte all’Islam, tant’è che Maria Giulia partecipa anche a un paio di trasmissioni televisive, nel 2009, nel corso delle quali dibatte in studio anche con la ‘pasionaria’ Daniela Santanché. Risalgono al 2010 le prime invettive su Facebook: “Allahumma rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sui miscredenti”.
Confermata in Cassazione la condanna a Maria Giulia ‘Fatima’ Sergio
La madre di Maria Giulia ‘Fatima’ ha provato a smorzare i toni e a spiegare: “Dietro al velo non si nasconde una terrorista. Mia figlia Fatima è buona, chi la conosca può confermarlo. E ha la forza di chi lotta per una causa giusta”. Nonostante ciò Fatima è la prima foreign fighter italiana accusata di terrorismo internazionale. La Corte di Cassazione di Milano ha ritenuto inammissibili tutti i ricorsi presentati contro la sentenza che era già stata dichiarata a giugno 2018.
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