Freddie Mercury, 28 anni fa la sua morte: a soli 45 anni il leader dei Queen se ne andava consumato dall’AIDS. Ma oggi il suo ricordo sopravvive.
Freddie Mercury, 28 anni fa la sua morte: tutto in realtà si è consumato in 24 ore, quelle passte tra l’annuncio della malattia e il decesso. Un colpo al cuore per tutti i fans dei Queen che ancora oggi lo ricordano e lo omaggiano.
Il 22 novembre 1991 Freddie Mercury, per mettere fine alla tantissime chiacchiere sulla sua assenza dalle scene, fa pubblicare un comunicato stampa: “Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell’HIV e di aver contratto l’AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento al fine di proteggere la privacy di quanti mi circondano. Tuttavia è arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia…”.
In realtò però diventa l’apertura di tutti i quotidiani del giorno successivo e per quello l’annuncio dela malattia è collegato al 23 novembre. E la mattina dopo arriva la notizia peggiore. Il frontman dei Queen è morto, consumato dalla malattia ma sereno per tutto quello chre aveva realizzato e per avere accanto i suoi affetti.
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Di recente il suo manager, Peter Freestone ha raccontato quelle che sono state le ulrtime parole di Freddie. “Non voglio essere un peso per nessun altro. Mi piacerebbe sentire – avrebbe detto – che sono andato via senza essere un peso”. Poi Freestone ha aggiunto che l’aveva ringraziato: “Non so se avesse deciso che era l’ora di andarsene e volesse ringraziarmi per i 12 anni trascorsi insieme o se invece mi stesse dicendo grazie per le ultime 12 ore”. Parole che hanno fatto pensare ad una morte pianificata anche se in realtà prove non ce ne sono.
L’ultimo concerto pubblico dei Queen era stato il 9 agosto 1986. Qualche mese più tardi arrivò la diagnosi ufficiale dell’AIDS che l’aveva colpito. Ma propri i concerti sono stati la parte pèiù vitale della carroerta di Mercury e dei Queen. Come quello davanti a 250mila persone nel 1985 a Rio de Janeiro. O ancora, sempre lo stesso anno, l’esibizione al Live Aid di Londra. Tantissimi gli artisti radunati da Bob Geldof, ma i più ricordati sono loro.
Cosa hanno rappresnetato i Queen lo dicono anche i numeri. Anche grazie ai diritti del biopic ‘Bohemian Rhapsody‘, vincvitore di 4 Oscar (tra cui quello a Rami Malek che interpretava Freddie), hanno incassato oltre 500 milioni di sterline. Alla sua morte Mercury ha lasciato il 25% della sua eredità alla sorella, un altro 25% ai genitor. E il restante 50% all’ex fidanzata e poi migliore amica Mary Austin, quella che ha ispirato ‘Love of my life’, compresa la sua villa londinese.