Naufragio a Lampedusa, 5 donne morte e 149 migranti salvati

Naufragio a Lampedusa, 5 donne morte: è il primo tragico bilancio della nuova tragedia legata ai migranti al largo delle coste siciliane.

Naufragio a Lampedusa, 5 donne morte: è questo il bilancio dopo il naufragio avvenuto ieri a un miglio dalla costa siciliana. Ma potrrebbe trattarsi di un conteggio provvisoroio perché Guardia Costoera e Guardia di Finanza sono alla ricerca di eventuali dispersi.

I corpi di tre donne sono stati ritrovati in mare dalla motovedetta della Guardia Costiera CP 324. Invece i cadaveri di due donne sono stati recuperati a terra dal personale della Guardia di Finanza. Sono invece 149 i migranti tratti in salvo dalle motovedette della Guardia Costiera, tra i quali 13 donne e 3 bambini. Ma molti di loro hanno riferito che sul barcone c’erano almeno altre venti persone che al momento risultano disperse.

Naufragio a Lampedusa donne morte
Naufragio a Lampedusa, 5 donne morte. si cercano dispersi (Getty Images)

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Lampedusa, il naufragio dei migranti ad un miglio dalla costa

Il tragico naufragio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 23 novembre, a circa un miglio dalla spiaggia dell’Isola dei Conigli. Secondo i primi riscontri la barca non aveva richiesto aiuto e nemmeno segnalato la sua posizione alla Guardia Costiera. Si è capovolta a circa un miglio dalla costa a causa del mare in tempesta. Subito sono intervenute due motovedette e un aereo della Guardia Costiera. Ma ci sono anche una nave e un elicottero della Marina Militare, una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di Finanza. Inoltre a terra sono impiegati pure  carabinieri e uomini della Guardia di Finanza.

La Procura di Agrigento ha già aperto un fascicolo d’inchiesta con le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omicidio colposo plurimo e naufragio. E il procuratore aggiunto Salvatore Vella sta seguendo in prima persona tutte le operaziokni di soccorso e di recupero.

Di questo nuovo dramma dell’immigrazione ha parlato oggi anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: ” Ieri sera ho sentito il ministro Lamorgese e in queste ore stiamo seguendo con molta apprensione quello che sta succedendo. Una cosa è certa, noi dobbiamo lavorare per fare in modo che le imbarcazioni non partano più dalle coste libiche, tunisine e del Nordafrica. Stiamo operando con tutte le nostre forze”.