Terremoto in Albania: 21 morti accertati, ma a Durazzo e dintorni si scava ancora

Terremoto in Albania: 21 morti accertati e almeno 600 fetiri nella zona di Durazzo, ma il bilancio è ancora provvisorio. Partiti i primi aiuti dall’Italia.

Terremoto in Albania: 21 morti accertati alle 19 di oggi, anche se il bilancio rischia di essere più pesante. Ci sono anche circa 600 feriti, ma a preoccupare è il numero dei dispersi che al momento non è stato possibile quantificare. In ogni caso sono dati diffusi direttamente dal ministero della Difesa albanese, l’unico che abbia chiaro il quadro della situazione.

Nelle ultime ore sono state estratte vive dalle macerie almeno 42 persone, sopravvissute al crollo di alcuni palazzi. Quindici invece sono i morti a Durazzo, la più importante città colpota dal sisma, e almeno cinque a Thumane, nota località montana della zona. Lì’altra vittima è stata registrata a Kurbin. A Tirana, tanta paura, con la gente che è scesa in strada nella notte in preda al panico, ma nessun morto

Il primo sisma, di magnitudo 6,2 (rimodulata dopo che in un primo momento si era parlato  i forza 6.5) ha colpito il Paese alle 3,54, in piena notte. Secondo i dati registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano confermati dal servizio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa dieci chilometri di profondità. L’epicentro invece è stato tra Shijak e Durazzo.

Terremoto Albania 21 morti
Terremoto in Albania: 21 morti accertati, ma si scava ancora (Getty Images)

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Terremoto in Albania, pronti a partire i primi aiuti anche dall’Italia

Prioprio Durazzo è stata la città più colpita dal terribile terremoto in Albania. Cinque delle vittime sono state estratte da due grandi alberghi, uno nella zokna della spiaggia, che si sono accartocciati su solo stessi. Tutta la città però è stata colpita in maniera pesante, con macerie dappetutto e squadre, anche improvvisate, che stanno lavorando alla ricerca di superstiti.

In città è arrivato subito il premier albanese, Edi Rama, che via social ha spiegato la situazione: “Il violento terremoto ha causato gravi conseguenze – si legge – e sfortunatamente ci sono delle vittime. Tutte le strutture statali sono al lavoro fin dai primi momenti successivi al sisma. Stiamo lavorando intensamente per salvare ogni vita possibile in alcuni punti critici a Durazzo e Thumane”. E ha invitato tutti a mantenere la calma, anche perchP gli aiuyti arriveranno.

In effetti sono già in moto, anche in Italia. Qui da noi è partito il Sistema nazionale di protezione civile, attivato dal Premier Conte, per rispondere alla richiesta di aiuto. Con la collaborazione di Capitanerie di porto, Aeronautica militare,Guardia di finanza e  Comando operativo interforze, sono in partenza per l’Albania diversi mezzi e più di 200 uomini. Tra di loro vigili del fuoco e squadre di ricerca e soccorso, personale medico  della Regione Lombardia, volontari da Puglia e Molise.

Con loro anche unità cinofile dell’Ucis e della guardia di finanza e tecnici del Dipartimento della protezione civile. Inoltre l’Italia ha messo a disposizione un elicottero CH-47 dell’Esercito e un aereo C-130 dell’Aeronautica militare. Serviranno per il trasporto in Albania di personale e materiale della Protezione Civile e dei vigili del fuoco. Attivata anche l’unità di crisi della Farnesina, anche se al momento non risultqano nostro connazionali coinvolti.