Umberto Bossi condannato per Vilipendio al Capo dello Stato: oggi Sergio Mattarella concede la grazia al Senatur malato.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di grazia per il Senatur della Lega, Umberto Bossi, ai sensi di quanto previsto dall’art. 87 comma 11 della Costituzione. Scrive il Capo dello Stato: “L’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (c.d. vilipendio: art. 278 c.p.), in riferimento a fatti commessi nel 2011. A seguito di provvedimento della Magistratura di sorveglianza Bossi è stato affidato in prova al servizio sociale”.
La grazia a Umberto Bossi: perché era stato condannato
Nel valutare la domanda di grazia, che il Ministro della Giustizia non ha ostacolato, il Presidente Mattarella “ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Procuratore generale” e “delle condizioni di salute del condannato”. Inoltre, ha preso in considerazione le parole del Presidente emerito Giorgio Napolitano. Questi ha dichiarato di non avere nei confronti del condannato “alcun motivo di risentimento”. Umberto Bossi, che ha 78 anni e alle spalle una serie di procedimenti giudiziari, in più occasioni è stato sotto accusa per il reato di vilipendio.
Circa un anno fa, era stato condannato a un anno e quindici giorni di carcere per offese al capo dello Stato. I fatti fanno riferimento a un’affermazione fatta nei confronti di Napolitano, che il Senatur definì con l’appellativo di “terrone”. Il fondatore della Lega, che è stato colpito nel marzo 2004 da un ictus cerebrale e ricoverato in ospedale in gravi condizioni, non versa in buone condizioni di salute e a inizio di quest’anno si era reso necessario un nuovo ricovero.
Potrebbe anche interessarti –> Repubblica: Festeggiamenti 150 anni dell’Unità d’Italia: Bossi contro Napolitano su federalismo e Tricolore