Pioggia di missili contro due basi Usa in Iraq da parte dell’Iran: 80 morti per rappresaglia alla morte di Suleimani, militari italiani salvi nei bunker.
I venti di guerra in Medio Oriente sembrano ora spirare fortissimi: l’Iran ha sparato diversi missili contro due basi irachene che ospitano truppe statunitensi. L’atto è avvenuto per rappresaglia per l’attacco americano che ha ucciso un alto generale iraniano la scorsa settimana. “Tra l’1: 45 e le 2:45, l’Iraq ha subito un attacco di 22 missili”, ha dichiarato l’esercito iracheno in una nota. “Tutti i missili hanno colpito le basi della coalizione”, ha aggiunto. Non è ancora chiaro il bilancio.
Cosa è accaduto nella notte in Iraq: l’attacco dell’Iran alle basi Usa

L’attacco più importante è avvenuto contro la base Ayn al-Asad in Iraq che ospita militari americani. Ci sarebbero almeno 80 morti, ma stando a fonti americane non ci sarebbero soldati Usa. Illeso il personale del contingente militare italiano ad Erbil. I nostri connazionali, che fanno parte della coalizione anti Daesh a guida statunitense, si sono rifugiati nei bunker. ll contingente si trova nei pressi dell’aeroporto della città irachena. Il presidente Usa Donald Trump in seguito ha twittato: “Va tutto bene! I missili sono stati lanciati dall’Iran in due basi militari situate in Iraq. La valutazione delle vittime e dei danni è in atto ora. Finora tutto bene! Abbiamo i militari più potenti e ben equipaggiati in tutto il mondo, di gran lunga!”. Ha quindi promesso che in mattinata avrebbe fatto una dichiarazione.
L’attacco arriva giorni dopo che gli Stati Uniti hanno ucciso il principale generale iraniano Qasem Soleimani in un attacco aereo nella capitale irachena di Baghdad. Secondo l’amministrazione Trump, quell’attacco doveva essere un tentativo di ridurre le tensioni con l’Iran, ma Teheran lo ha descritto come un “atto di guerra” e “terrorismo di stato”. Jonathan Hoffman, un portavoce del Pentagono, ha chiarito: “In questi giorni e in risposta alle minacce e alle azioni iraniane, il Dipartimento della Difesa ha adottato tutte le misure appropriate per salvaguardare il nostro personale e i nostri partner”.
Chi sono le vittime degli attacchi aerei dell’Iran alle basi Usa
Una valutazione iniziale suggerisce che i missili hanno colpito aree della base di al-Asad non popolate da americani, secondo un ufficiale militare americano e un alto funzionario dell’amministrazione. Gli Stati Uniti stanno aspettando la luce del giorno per ottenere una valutazione completa dei risultati degli attacchi. In ogni caso, gli attacchi potrebbero aver fatto soltanto vittime civili, secondo quanto si apprende. Un altro funzionario militare americano ha detto alla CNN che i militari erano stati tempestivamente allertati prima dei lanci di missili.
Nella zona occupata dal contingente italiano, invece, un missile è atterrato all’interno del perimetro dell’aeroporto internazionale di Erbil senza esplodere, il secondo ha colpito un’area a circa 20 miglia a ovest di Erbil senza causare vittime. Droni ed elicotteri da attacco erano in orbita attorno alle basi che ospitavano truppe statunitensi, ha detto il funzionario interpellato dalla BBC. In ogni caso, il segretario di Stato americano Mike Pompeo, il segretario alla Difesa Mark Esper e il presidente Capo dell’esercito congiunto, il generale Mark Milley, sono giunti alla Casa Bianca nella notte. Trump aveva visitato la base a dicembre 2018 dopo Natale. Anche il vicepresidente Mike Pence ha visitato la base a novembre 2019.