Morto Mattia Perini, tragedia a Loreto: investito da treno il giovane calciatore

Morto a soli 16 anni Mattia Perini, tragedia a Loreto: investito da treno il giovane calciatore, indossava le cuffie, il dolore di familiari e amici.

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Aveva solo 16 anni il giovanissimo Mattia Perini: è morto investito da un treno a Loreto, in provincia di Ancona. Il ragazzo era atteso dalla mamma a Montecosaro, dopo essere uscito da scuola. Ha attraversato i binari e non si è accorto del treno che stava arrivando. Un gesto che probabilmente faceva ogni giorno, ma che ieri gli è costato la vita.

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Chi era Mattia Perini, morto travolto da un treno

Un ragazzo modello, amico di tutti, così viene descritto oggi Mattia Perini da chi lo conosceva. Due comunità, Montecosaro e Civitanova Marche, sono sconvolte dal dramma. Il sindaco della città sul litorale maceratese, Fabrizio Ciarapica, ha espresso la propria vicinanza alla famiglia: “Da padre – ha affermato – non posso che pensare che la morte di un figlio è il dolore più grande che un essere umano può provare”.

Sportivo ed educato, l’adolescente, studente civitanovese dell’Istituto alberghiero Einstein-Nebbia, aveva una grande passione per il calcio. Attualmente era tesserato con la squadra Allievi del Montecosaro ed era cresciuto nella Scuola Calcio dell’Academy Civitanovese. Una passione che aveva ereditato dal padre Giordano Perini, allenatore di molte squadre di calcio tra fermano e maceratese e attualmente alla guida della Vis Civitanova femminile.

Il cordoglio per la morte di Mattia: il dolore del padre

Proprio papà Giordano, con un post sui social, mette a nudo il suo dolore e non si dà pace: “Mattia era unico, speciale, un ragazzo con la testa sulle spalle innamorato del calcio e con un talento per la cucina tanto che questa estate aveva lavorato da Sandwich Time. Adesso non c’è più e io non me ne rendo ancora conto. Sono sotto choc”. Il genitore definisce il figlio Mattia “il mio piccolo, grande principe” e sottolinea: “Insieme siamo una forza unica”.

Il dolore dei genitori è dettato dal fatto che il corpo straziato del figlio – che si trova alle Torrette di Ancona – probabilmente non lo rivedranno. Cordoglio viene espresso anche dal sindaco di Montecosaro, Reano Malaisi, che scrive: “Le uniche parole possibili davanti a tragedie come questa sono di sgomento assoluto e di vicinanza, profonda e sentita, alla famiglia, che esprimo anche a nome della comunità di Montecosaro attraversata da un enorme dolore”.