Morto a 3 anni per un tumore al cervello: “Per i medici era solo febbre”

Un bambino inglese, Romeo Teixera, è morto a 3 anni per un tumore al cervello, i genitori accusano: “Per i medici era solo febbre”.

Il piccolo Romeo Teixera (Facebook)

Romeo Teixera, di Leamington nel Warwickshire, ha subito cinque attacchi epilettici nel gennaio dello scorso anno, ma non è stata diagnosticata la malattia che aveva fino a giugno. È morto a casa il 30 dicembre. I medici, in sostanza, avevano totalmente sbagliato diagnosi. Pensavano infatti fosse febbre, ma il bambino aveva un cancro al cervello. La vicenda viene ricostruita dal tabloid The Mirror.

Bambino morto a 3 anni, diagnosi sbagliata: aveva un tumore al cervello

I genitori devastati di un bambino di tre anni morto a causa di un tumore al cervello dichiarano che questi sarebbe stato mandato a casa dall’ospedale da medici che pensavano che avesse appena avuto una febbre alta. Romeo Teixera ha subito cinque convulsioni nel gennaio dello scorso anno, ma non è stata diagnosticata la sua condizione fino a giugno. Dopo una coraggiosa battaglia con il tumore, Romeo è morto il 30 dicembre, riferisce Coventry Live. Suo padre Leandro disse: “Un giorno sono tornato a casa dal lavoro e Romeo ha provato a fare un passo ed è subito caduto. A gennaio 2019, ha avuto cinque convulsioni in due ore, quindi abbiamo pensato che qualcosa non andasse”.

I genitori decidono di portarlo in ospedale, dove viene appunto dimesso perché i medici ritengono che abbia solo la febbre alta. A giugno, arriva la diagnosi scioccante per i suoi familiari. “Fu allora che scoprimmo che aveva un tumore al cervello di 12 cm”, racconta straziato il padre. Inizia per il bambino e i suoi genitori un calvario di sei mesi, dentro e fuori gli ospedali. Romeo ricevette un trattamento chemioterapico, ma purtroppo non fu abbastanza per salvargli la vita. Alla fine, i genitori scelgono di portarlo a casa, dove il piccolo è morto il 30 dicembre scorso. Adesso, i suoi familiari chiedono che questa vicenda diventi pubblica, proprio per denunciare quanto accaduto, affinché appunto situazioni simili non si verifichino più.