Incendi Australia: solo piromani o cambiamento climatico?

Il dibattito sugli incendi in Australia: per alcuni è solo colpa dei piromani, che causano il 75% dei roghi, per altri è il cambiamento climatico.

(WILLIAM WEST/AFP via Getty Images)

Un ministro del governo del Regno Unito è stato accusato di usare cifre fuorvianti sul numero di incendi boschivi in ​​Australia causati da incendio doloso. La scorsa settimana Heather Wheeler, ministro degli Esteri, ha dichiarato: “Purtroppo, sui social media è ampiamente riportato che il 75% degli incendi sono stati provocati da incendiari”. Questi dati vengono rilanciati da Richard Drax, un parlamentare conservatore, che ha parlato alla Camera dei Comuni. Kerry McCarthy, deputato laburista dell’opposizione, ha affermato che la cifra era “notizie false che vengono diffuse dai negazionisti del cambiamento climatico in Australia”.

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Piromani o cambiamento climatico? Il dibattito sugli incendi in Australia

In queste settimane, il dibattito gira proprio intorno a questi temi: gli incendi in Australia – si chiede l’opinione pubblica – sono causati in larghissima parte da piromani, quindi sono prettamente dolosi, o dietro di questi c’è un dato gravissimo. Quest’ultimo riguarda i cambiamenti climatici che da potrebbero essere determinanti in questa situazione. Intorno a questo tema, c’è comunque una profonda e diffusa preoccupazione. Kerry McCarthy rileva addirittura che la cifra reale per incendio doloso era inferiore all’1%. Quindi sappiamo quanti incendi sono stati avviati deliberatamente in Australia? Questa la domanda che viene posta, quando grazie ad abbondanti piogge molti incendi si stanno spegnendo.

In questa fase non abbiamo un numero complessivo da parte delle autorità e non siamo stati in grado di trovare prove a sostegno dell’affermazione secondo cui il 75% degli incendi è stato causato da incendiari. Ma sappiamo che nel Queensland, la polizia afferma che solo 114 incendi su 1.048 (circa il 10%) sono stati deliberatamente o sconsideratamente accesi attraverso il coinvolgimento umano tra settembre e l’8 gennaio. Di contro, la polizia nel Nuovo Galles del Sud, uno stato che ha subito alcuni dei peggiori incendi, ha accusato 24 persone di aver deliberatamente acceso un incendio. Come spiegato in precedenza, sono comunque decine e decine gli arresti di piromani, molti giovanissimi.

La piaga dei piromani in Australia, ma non solo

Quella dei piromani è una piaga e non si può certo negare che esista: uno studio del 2008 ha scoperto che in Australia circa l’85% degli incendi sono stati innescati dall’attività umana, tra cui incendi dolosi, ma anche da disattenzione o incoscienza. Nello stato americano della California, il 95% degli incendi è causato da persone, secondo Cal Fire, il servizio antincendio dello stato. Gli scienziati hanno da tempo avvertito che un clima più caldo e più secco causato dai cambiamenti climatici contribuirà a rendere gli incendi più frequenti e più intensi. A questo si aggiunge la mano umana: si crea così un mix che è diventato fatale.

I modelli meteorologici più estremi e le temperature più elevate aumentano il rischio di incendi boschivi e consentono loro di diffondersi più rapidamente e più ampiamente. C’è poi il dato del ministro inglese, che segnala tre incendi su quattro legati all’azione umana, ma che viene puntualmente smentito. Un gruppo di scienziati ha scritto una lettera al quotidiano Guardian in risposta al commento del ministro. Questi affermano che ha ignorato le prove scientifiche. In sostanza, l’incendio doloso come causa principale degli incendi è stato smentito. Gli scienziati affermano che i social media sono “inondati di false affermazioni sul ruolo dell’incendio doloso, oscurando il legame tra i cambiamenti climatici e gli incendi”. Insomma, se esistono i piromani, non si può negare che il legame tra gli incendi e il cambiamento climatico sia diventato molto pericoloso.